lunedì 2 novembre 2009

"in questa triste e mesta ricorrenza..."


Non sarà mica che i morti aspettano una voce
un cenno umano? Me li immagino in attesa
come pulci sotto i battiscopa
o magari rintanati in fretta e furia lì
dove la morte li ha travolti – nella fuga
tra le giunture aperte di un viadotto
nelle erbacce sotto i tralicci del telefono. Mi chiedo
che cosa ci vuole
per fargli tirare fuori le testine scrocchiare le ginocchia
gettare fiochi richiami verso le nostre
teste annebbiate.

4 commenti:

io ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
io ha detto...

bellissima...
questi morti fanno tenerezza

lillo ha detto...

sai che non ci avevo pensato alla coincidenza??? per un attimo avevo pensato che la poesia fosse per la merini e invece è anche il 2 oggi... la morte ci circonda...

sergio pasquandrea ha detto...

la poesia l'ho scritta qualche giorno fa, ma direi che idealmente può essere anche una dedica alla merini.
in fondo, lei una voce, un cenno umano li ha cercati per tutta la vita...