http://www.youtube.com/watch?v=JytXR0qzsvs
Balada para mi muerte
Musica di Astor Piazzolla, parole di Horacio Ferrer
Morirò a Buenos Aires, sarà all'alba,
guarderò docilmente le cose della vita,
la mia piccola poesia di addii e di pallottole,
il mio tabacco, il mio tango, la mia manciata di spleen.
Mi metterò sulle spalle, come cappotto, tutta l'alba,
il mio penultimo whisky resterà non bevuto,
arriverà tangamente la mia morte innamorata,
io sarò morto, quando saranno le sei in punto.
Ora che Dio smette di sognarmi,
al mio oblio andrò per Santa Fe,
lo so che al nostro angolo ci sei già tu,
tutta vestita di tristezza, fino ai piedi.
Abbracciami forte che dentro
mi sento morti, vecchie morti,
che aggrediscono quel che amai.
Anima mia, ce ne andiamo,
arriva il giorno, non piangere.
Morirò a Buenos Aires, sarà all'alba,
che è l'ora in cui muoiono quelli che sanno morire.
Galleggerà nel mio silenzio la muffa profumata
di quel verso che non ti ho mai saputo dire.
Andrò per tanti isolati e fino in Plaza Francia,
come ombre fuggite da uno stanco balletto,
ripetendo il tuo nome per una strada bianca,
se ne andranno in miei ricordi in punta di piedi.
Morirò a Buenos Aires, sarà all'alba,
guarderò docilmente le cose della vita,
la mia piccola poesia di addii e di pallottole,
il mio tabacco, il mio tango, la mia manciata di spleen.
Mi metterò sulle spalle, come cappotto, tutta l'alba,
il mio penultimo whisky resterà non bevuto,
arriverà tangamente la mia morte innamorata,
io sarò morto, quando saranno le sei in punto,
quando saranno le sei, quando saranno le sei.
Musica di Astor Piazzolla, parole di Horacio Ferrer
Morirò a Buenos Aires, sarà all'alba,
guarderò docilmente le cose della vita,
la mia piccola poesia di addii e di pallottole,
il mio tabacco, il mio tango, la mia manciata di spleen.
Mi metterò sulle spalle, come cappotto, tutta l'alba,
il mio penultimo whisky resterà non bevuto,
arriverà tangamente la mia morte innamorata,
io sarò morto, quando saranno le sei in punto.
Ora che Dio smette di sognarmi,
al mio oblio andrò per Santa Fe,
lo so che al nostro angolo ci sei già tu,
tutta vestita di tristezza, fino ai piedi.
Abbracciami forte che dentro
mi sento morti, vecchie morti,
che aggrediscono quel che amai.
Anima mia, ce ne andiamo,
arriva il giorno, non piangere.
(le prossime due strofe mancano nella versione cantata da Mina)
Morirò a Buenos Aires, sarà all'alba,
che è l'ora in cui muoiono quelli che sanno morire.
Galleggerà nel mio silenzio la muffa profumata
di quel verso che non ti ho mai saputo dire.
Andrò per tanti isolati e fino in Plaza Francia,
come ombre fuggite da uno stanco balletto,
ripetendo il tuo nome per una strada bianca,
se ne andranno in miei ricordi in punta di piedi.
Morirò a Buenos Aires, sarà all'alba,
guarderò docilmente le cose della vita,
la mia piccola poesia di addii e di pallottole,
il mio tabacco, il mio tango, la mia manciata di spleen.
Mi metterò sulle spalle, come cappotto, tutta l'alba,
il mio penultimo whisky resterà non bevuto,
arriverà tangamente la mia morte innamorata,
io sarò morto, quando saranno le sei in punto,
quando saranno le sei, quando saranno le sei.
Trasmesso dalla Rai il 13 maggio 1972, durante il programma "Studio 10".
Mina incise poi il brano in traduzione italiana (si può ascoltare qui).
Mina incise poi il brano in traduzione italiana (si può ascoltare qui).
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