martedì 3 agosto 2010

le donne di francesco 12 - stella stellina


"Viva l'Italia" (1979). Uno di quei dischi schiacciati dalla title-track.
In realtà l'unica canzone veramente politica è proprio Viva l'Italia. Perché poi ci sono l'ironica Gesù Bambino, l'ambigua L'ultima nave (denuncia sociale o semplice canzone d'amore?), Terra e acqua che riprende un celebre canto popolare veneto. E ci sono canzoni sul sogno, sul viaggio, sulla voglia di andare lontano.
Insomma, è come se De Gregori avesse voluto bilanciare il sovraccarico ideologico del (peraltro bellissimo) brano eponimo con un album in qualche modo leggero, nei testi e nelle sonorità. E che, se devo essere onesto, mi è sempre sembrato un lavoro carino, ma un po' minore, non proprio memorabile.
Volevo postare l'incantevole Buenos Aires, ma non lo trovo né su YouTube né altrove. Allora posto Stella stellina, che fa parte di quella categoria di canzoni sue che mi piacciono di più: delicata, poetica, senza la necessità di un particolare impegno a tutti i costi. Una specie di rilettura di Renoir, però con suoni che sanno già molto di anni Ottanta, e con lo stile più semplice, meno ermetico ma più comunicativo, che De Gregori comincerà ad adottare in quel decennio, e poi in maniera sempre più accentuata, fino ai tempi recenti.



http://www.youtube.com/watch?v=z9dwo2E3NEc



Nata sono nata
nell'Africa d'Italia
in qualche posto e in qualche modo
sono pure cresciuta.
Non c'erano chitarre ai miei tempi
non c'erano chitarre da suonare
ma fili d'erba quanti ne volevi tu
da strappare e poi soffiare.
E sì la notte
ti potevi fidanzare con la luce
dei treni che fischiavano lontano.

Probabilmente cominciò
con la corriera e con la ferrovia
un uomo chiuse lo sportello
e la campagna volò via.
Avevi unghie laccate
sopra mani da contadina
e due orecchini di corallo
di quand'eri ragazzina.
E ti leggevi i libri
che parlavono solo d'amore
e poi chissà che altro avevi dentro al cuore.

E un anno passa e un anno vola
e un anno cambia faccia
e una città che muore
che protegge e che minaccia.
E un uomo con il cappello
che ti accompagna alla fermata
e tu che prendi la sua mano e pensi
"adesso sì che sono innamorata".
E non importa niente
se capisci che non era vero
c'è sempre tempo per un'altra mano
e per un sogno ancora intero.

Prendila come viene
prendila come vuoi
non t'impicciare più della tua vita
che non sono affari tuoi.
Prendila come viene
prendila come va
stella stellina stella cadente
stella stella.

1 commento:

amanda ha detto...

E non importa niente
se capisci che non era vero
c'è sempre tempo per un'altra mano
e per un sogno ancora intero.


peccato che per il momento si sia infranto


altro album caro ai miei ricordi