"Francesco De Gregori", 1974, noto anche come "il disco della pecora", per via della copertina.
De Gregori ha detto di ritenerlo il suo disco più brutto. Di certo è il più cupo e il più ermetico: sembra scritto sotto l'effetto di molto vino cattivo e di molte notti insonni.
Anche qui, vari ritratti femminili: il sardonico quadretto coniugale di Niente da capire, il surreale Dolce amore del Bahia, o Bene, tristissima cronaca di un amore al tramonto.
A me, quello che piace di più è questo, per la sua malinconia un po' scanzonata.
De Gregori ha detto di ritenerlo il suo disco più brutto. Di certo è il più cupo e il più ermetico: sembra scritto sotto l'effetto di molto vino cattivo e di molte notti insonni.
Anche qui, vari ritratti femminili: il sardonico quadretto coniugale di Niente da capire, il surreale Dolce amore del Bahia, o Bene, tristissima cronaca di un amore al tramonto.
A me, quello che piace di più è questo, per la sua malinconia un po' scanzonata.
http://www.youtube.com/watch?v=08_7_WGg2RM
Chissà dove sei
perduta nella notte
col tuo trucco infame e la tua giacca da bandito.
Io ti ho aspettata
all'ombra dei tuoi percome
col mio viso angelico percosso dai fatti.
Chissà dove sei
perduta nei segni
con la tua sigaretta come una matita
e le tue speranze di vittoria.
Io ti ho accettata come una bella calligrafia
un biglietto da visita e due occhi diversi.
Può accadere di tutto
puoi anche conquistare vari uomini bruni
e misurarne l'aspetto
ma il mio indirizzo è via del sopracciglio destro
con rispetto parlando
e altre parti di me.
3 commenti:
eh questa canzone piace un sacco anche a me :)
del disco ho sempre pensato che de gregori lo ritenesse il più brutto perchè (almeno stando ai suoi racconti) avrebbe voluto registralo "live in studio" con tutti i musicisti dietro (un pò alla dylan o alla neil young) e siccome non era pratico delle sale da registrazione sbagliò tutto!
alla fine gli fecero registrare i suoi pezzi da solo e poi gli sovraincisero gli altri strumenti... credo proprio che per lui sia stata una esperienza frustrante. a parte ovviamente il vino e le notti insonni...
e il bello è che questo, per molti suoi fan, è uno dei suoi dischi più belli, di certo il più intimo...
sicuramente è un disco in cui emerge una materia psichica molto privata, in forma forse un po' magmatica, non del tutto definita, ma proprio per questo affascinante.
l'anno dopo arriverà "rimmel", e ovviamente comincerà il de gregori maturo.
stavo per dire "via del sopracciglio destro" è l'indirizzo del Lillo, ma il Lillo si era già palesato :-)
Manco da qualche giorno ed ho un sacco di arretrati da leggere, ascoltare o riascoltare
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