martedì 2 novembre 2010

erotion


Erotion ("amoruccio") era una piccola schiava a cui Marziale era, evidentemente, molto affezionato, e che morì bambina. Compare in due epigrammi, dei quali questo è il più bello.


Epigrammi, V, 34

A te, padre Frontone, e a te, madre Flaccilla, affido
questa bambina, baci miei, mia delizia,
perché non spaventino la piccola Erotion le ombre nere
e le fauci mostruose del cane infernale.
Stava appena per uscire dal freddo del suo sesto inverno,
ma altrettanti furono i giorni che le mancarono.
Fra due custodi così carichi d'anni ora giochi scherzosa
e con la bocca incerta cinguetti il mio nome.
Non sia dura la zolla che ricopre le tenere ossa, e su di lei,
terra, sii leggera, come lo fu lei su di te.

* * *

Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam
oscula commendo deliciasque meas,
parvola ne nigras horrescat Erotion umbras
oraque Tartarei prodigiosa canis.
Impletura fuit sextae modo frigora brumae,
vixisset totidem ni minus illa dies.
Inter tam veteres ludat lasciva patronos
et nomen blaeso garriat ore meum.
Mollia non rigidus caespes tegat ossa, nec illi,
terra, gravis fueris: non fuit illa tibi.

4 commenti:

amanda ha detto...

2010: erotion è ancora qui con noi

lil ha detto...

se posso permettermi un suggerimento io all'ultimo verso tradurrei così: e su di lei,/ terra, sii leggera, come lo fu lei su di te.
rafforza il senso di caducità.

sergio pasquandrea ha detto...

grazie del consiglio, antonio
;-)

Antonino Motta ha detto...

Muto zecca