domenica 8 novembre 2009

i racconti del prefetto 3 - alla fine si mangia?

Il prefetto allora alza un dito, per fare capire che ha un'intuizione, e dice:
"Ha detto un'orda di mongoli? Ma lo sa che ha detto una cosa di storia giustissima? Perché la storia dei mongoli non è come si crede.
I mongoli sono arrivati da noi e non si sono fermati al mar Nero. Ma sono arrivati in un modo particolarissimo, che non lo insegnano a scuola.
Per traversare il mare e essere più numerosi, hanno mandato i più piccoli, che si sono sparsi in Europa a ondate. E a ogni ondata eran sempre più bassi, ma eran milioni.
E dicevano che a loro non importava il comando, perché è troppo impegnativo; loro volevano solo che li si mantenesse e non avrebbero interferito nella politica. Anzi, si sarebbero accontentati di abitare in cantina. E dato che lì c'è umido e freddo, portano per abitudine una pelliccia di pelo di topo, con il cappuccio, in modo da essere coperti completamente. E sono irriconoscibili, anche se i baffi caratteristici li tengono fuori. A vederli addirittura si pensa che siano topi di quelli più grossi; ma li si riconosce guardandoli in faccia, per l'occhio a mandorla e l'espressione maligna; e per il fatto che non hanno paura, ma si fermano in piedi, fiutano l'aria, per sentire se c'è del salame in giro, o del formaggio. Che sono le loro pretese.
E quando hanno più fame se lo vengono a prendere dalla pattumiera in cucina; così può capitare, se c'è carestia, che infestino un intero palazzo; e li si vede allora far capolino da tutti i buchi e passare a frotte.
Ma per il resto non gli importa di nulla, non gli importa il governo che c'è, se c'è repubblica o monarchia, o se c'è la costituzione. E non gl'importano le discussioni che fanno i partiti: le stanno a sentire, delle volte, per vedere se alla fine si mangia o se è tutta aria fritta.
Quindi anche loro, in proprio, non hanno nessuna opinione, e campano con tutti gli avanzi. Ma son velocissimi a prenderli. Appena cade qualcosa se lo sono già mangiato."
E questa spiegazione chiarificatrice è arrivata come caduta dal cielo.

Ermanno Cavazzoni, Il poema dei lunatici,
Bollati Boringhieri 1987, pp. 123-124

1 commento:

io ha detto...

prefetto leghista !