Sentita l'altro giorno in autobus. Mi scuso con chi non conosce il vernacolo perugino.
"
E pu' dice che 'sti stranieri 'n vengheno a rubacce 'l lavoro. I mi fiji evno fatto domanda p'entrà a la Coppe e 'n l'hon pijati. A mo vè giue ta la Coppe d'la Stazione e èn tutti stranieri. E pecché ai mi fiji je farebbe schifo d' lavoracce a la Coppe, che è come avecce 'l post' fisso?".
4 commenti:
ha ha ! conosco quella parlata..come nel caso Eluana ci vorrebbe un "no comment"
invece colgo l'occasione per dedicarle questa poesia a cui pensavo in quei giorni:
La foglia
strappata dal ramo
tremola palpita
solo quando tocca terra
si cheta
(Ryszard Kapuscinski)
Durante i miei viaggi in Svizzera ho incontrato un gran numero d'Italiani, così riporto pure questa:
Come ci si scorda tutto quanto
eppure
c'era una cosa
che era iniziata
che continuava
vi eravamo immersi
una cosa che era in noi
qualcosa che
aspetta
fammi pensare
qualcosa che
come ci si scorda tutto quanto
(Ryszard Kapuscinski)
da straniera posso dire che la cosa che mi aveva di più colpita appena arrivata in Italia era la "differenza" tra un'Italiano che viene dal nord e dal sud. giuro non capivo di che cosa stessero parlando. figuriamoci il discorso Italiano-straniero. e parlo di 20 anni fa..A Perugia i fruttivendoli davano le zucchine ai dottori, avvocati e alle profesoresse, cosi ho sempre preferito di passare per una "misera" signora senza mai rivelare i miei titoli accademici, mi sarei sentita offesa :-)
...si, da scimmia eravamo meglio e forse si riuscirebbe pure a suonare jazz...
comunque VA BENE, caro signore dell'autobus:
ognuno torna a casa propria. Italiani dalle Americhe compresa Argentina...come sono troppi ?
cocchi di mamma !
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