Bambina-prodigio, firmò il suo primo contratto a 13 anni e a 15 aveva già registrato un disco ed era diventata una celebrità nella sua città natale, Porto Alegre. Nei primi anni Sessanta si trasferì a Rio de Janeiro e cominciò a farsi notare nei locali di Beco das Garrafas, la strada di Copacabana dove si poteva ascoltare la miglior musica del Brasile. Il successo arrivò quasi immediato.
Per tutti gli anni Sessanta e Settanta Elis fu la musa di Antonio Carlos Jobim, Vinicius De Moraes, Edu Lôbo, Carlos Lyra, Baden Powell, e poi anche dei nuovi autori come Caetano Veloso, Gilberto Gil e Milton Nascimento. Come molti altri artisti brasiliani, criticò apertamente il regime militare che dominò il Brasile a partire dal 1964, e solo la sua enorme popolarità le risparmiò l’esilio, che toccò invece a Veloso, Gil, Buarque e molti altri.
Elis fu, per certi aspetti, quello che in Italia, negli stessi anni, era Mina...
(continua su Nazione Indiana)
Nessun commento:
Posta un commento