Qualche acquisto degli ultimi mesi, in ordine rigorosamente casuale.
Milton Nascimento / Lô Borges, "Clube da Esquina" (World Pacific 1972)
L'uscita di questo disco fu, per la musica brasiliana, l'equivalente di quel che fu "Sergeant Pepper's Lonely Heart Club Band" per il rock o "Kind of Blue" per il jazz.
Il "Clube da esquina" ("Club dell'angolo") era un gruppo di musicisti fondato nei primi anni '60 da Milton Nascimento insieme ai fratelli Marcio e Lô Borges. Operava a Belo Horizonte, capitale dello stato di Minas Gerais, e comprendeva personalità come Toninho Horta, Wagner Tiso, Flavio Venturini, che si muovevano fra tradizione brasiliana, pop, jazz, rock progressivo, con influenze anche dalla musica classica.
Insieme a tropicalisti (Caetano Veloso, Gilberto Gil, Tom Zé, Gal Costa, Maria Bethania), i musicisti del Clube da Esquina contribuirono a portare in Brasile una ventata di suoni internazionali, che la rivoluzionarono profondamente.
Chico Buarque, "Construção" (EmArcy 1971)
Uno dei capolavori di Chico. Il brano che dà il titolo all'album è una delle sue canzoni più famose: prende spunto da un fatto di cronaca (un muratore morto sul lavoro cadendo dall'impalcatura) e ci costruisce sopra un arrangiamento drammatico e un testo semplice e geniale, che si ripete circolarmente e gioca su sottili slittamenti sintattici e semantici. C'è anche "Samba de Orly", che Chico scrisse insieme a Toquinho e Vinicius De Moraes quando la dittatura brasiliana lo aveva costretto a due anni di esilio, e c'è "Minha Historia", che altro non è se non la traduzione portoghese di "Gesubambino (4 marzo '43)" di Lucio Dalla (Buarque passò molto tempo in Italia ed era molto legato al nostro paese).
Nina Simone, "Jazz as played in an exclusive side street club" (a.k.a. "Little Girl Blue") (Betlehem 1958 / rist. Charly 2002)
Quando si dice avere della personalità. A 25 anni, Nina Simone esordisce su disco, e c'è una sola parola per definirla: un'aliena. Non c'era niente di simile nel jazz dell'epoca, e non ci sarebbe stato nemmeno dopo. Questa donna prende i brani, li rivolta come un calzino, se li reinventa completamente, con una forza magnetica, irresistibile.
C'è anche il celeberrimo "My Baby Just Cares for Me", che però all'epoca passò quasi inosservato e diventò un successo trent'anni dopo, nel 1987, quando fu usato per uno spot pubblicitario della Chanel.
Ahmed Abdul-Malik, "Jazz Sahara" (Riverside 1958)
Un disco che ha fatto saltare per aria molte delle mie certezze circa la storia del jazz.
Ahmed Abdul-Malik (1927-1993) era un contrabbassista jazz, noto soprattutto per aver suonato con Thelonious Monk, ma dai suoi genitori, che erano di origine sudanese, aveva anche imparato la musica islamica tradizionale e lui stesso suonava l'oud, il liuto tipico della musica araba (è quello che si vede nella copertina). Nel 1958 realizzò questo disco in cui operò una geniale fusione di jazz (al sax c'è un sorprendente Johnny Griffin) e musica etnica, almeno 20 o 25 anni prima che simili esperimenti diventassero una moda.
mercoledì 21 ottobre 2009
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8 commenti:
quello della simone m'intriga assai ma al momento no money no disc, anche se per natale farò uno strappo alla regola per l'ultimo dell'adorato dylan.
posso fare una domanda da simpatizzante a un esperto di jazz? ma di mingus che ne pensi? io ho ascoltato qualche suo disco e mi son tutti piaciuti, c'è una qualità "notturna" nella sua musica che trovo parecchio affine... e mi ricordo anche che una volta parlammo della sua autobiografia...
mi piacerebbe trovare altro di suo però sai, da inesterto del campo, un pò mi perdo, son veramente tanti! me la dai qualche dritta? qualcosa tipo: come conoscere mingus in 5 dischi... una roba così... (se non ti par troppo schematizzante)...
Guarda qui:
http://www.texwiller.net/forum/viewtopic.php?f=30&t=6510&p=209748&hilit=mingus#p209726
Ovviamente sergej sono io, e come vedrai riesco a parlare di jazz dovunque, anche in un forum dedicato a Tex Willer.
A proposito: il disco di Nina Simone su Amazon lo trovi a 9-10 dollari (sul sito americano) o a 5-6 euro (su quello francese o tedesco).
Sul sito francese puoi anche scaricare l'mp3 (a pagamento, of course).
Sennò, c'è sempre il Mulo (ma io non ti ho detto niente...).
O, mal che vada, te lo masterizzo e spedisco direttamente a casa (rigorosamente gratis).
Let me know...
guarda al momento, causa problemi con la linea telefonica assai vecchia non posso scaricare nulla... invece ammetto di essere sempre stato un fanatico del disco masterizzato ;) se ti va... però ti do qualcosa in cambio se non non mi pare equo... i miei gusti li conscoi, credo... solo mi devi illuminare su cosa potrei donarti senza propinarti robaccia che non ti piace...
ok appena ho un attimo te lo faccio, poi ne riparliamo.
grazie e spero non sia troppo un fastidio...
ah grazie anche per i consigli su mingus. pithecanthropus erectus e ah hum li ho sentiti e sono molto belli, ho anche un live ad antibes credo dei primissimi '60... mentre di the black saint and the sinner lady ho sentito parlare assai bene e ieri ho sentito qualcosa in internet, davvero bello... blues and roots ha una copertina fighissima... mi incuriosisce molto oh yeah, per il fatto che canta... e infine su mingus della mitchell son d'accordo con te, bello ma bloccato, forse perchè mingus era figura troppo ingombrante, molto meglio hejira se si vuole qualcosa di più jazzato ma personale...
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