questa frase la farei leggere a mio padre,uno stacanovista che lavora(di studio intellettuale)25 ore su 24....ma non credo la capirebbe...io invece sono l'esatto opposto,pigro allo stremo,forse per via di un mio nichilismo di fondo,che mi fa pensare che non sia poi così necessario impegnarsi a fondo nelle cose...
E' chiaro che la frase di Russell è una provocazione, che vuol colpire soprattutto *un certo tipo* di lavoro. Nel prosieguo del saggio, dice più o meno (cito a memoria) "ci sono due tipi di lavoro: quello di chi sposta un oggetto da un punto all'altro, e quello di chi gli ordina di farlo. Il primo tipo di lavoro è pagato poco e considerato poco; il secondo è ben pagato e prestigioso". L'idea di fondo è che l'etica capitalista del lavoro sia in realtà una trappola intellettuale, un modo per tenere ingabbiate forze altrimenti rivoluzionarie.
mio amico sheng conosceva bene quella scenetta, adora Fellini. pensava si scherzasse invece si fa sul serio, su tutti i livelli: sfruttamento, pernacchie e gestacci a chi lavora la terra e a chi, se può, studia e s'impegna. le lauree spesso servono solo per la gloria (degli altri). e la recente crisi non c'entra, vent'anni fa era uguale, democraticamente per tutti, italiani e non. ma lui non lo sapeva, vive tra le nuvole firmato:trasformista
...però la rivoluzione c'è stata. ma "homo sapiens", la specie più arrogante ed egoista del pianeta, è anche l'unica che ha inventato il denaro. è il dio di tutti. dio che fa da lasciapassare, apre tutte le stanze (e le apre a tutti), perdona, risolve i problemi . in suo nome la terra si sta trasformando in un cimitero. mi dispiace che l'evoluzione così... non sia toccata a qualche altra specie, magari un ruminante o un pesce. Orazio mi perdonerà.
Che cazzo posso fare con il mio ginocchio, con la mia gamba così lunga e così debole, con le mie braccia, con la mia lingua, con i miei o...
disclaimer
Questo è un blog. Viene aggiornato senza alcuna periodicità (ogni settimana, o ogni giorno, o magari più volte al giorno), ad assoluto arbitrio del suo autore. L'autore non è iscritto all'ordine dei giornalisti e non viene retribuito per i contributi pubblicati. Si riserva di parlare di qualunque argomento ed è personalmente responsabile delle opinioni qui espresse. Questo blog non è una testata giornalistica, ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001. I materiali pubblicati sono di proprietà dell'autore, oppure di pubblico dominio. Se qualcuno ritiene di poter vantare diritti su di essi, è pregato di contattare l'autore. Buona lettura.
10 commenti:
sante parole!!!
ma dice che qui in paradiso ci si rompe le palle
questa frase la farei leggere a mio padre,uno stacanovista che lavora(di studio intellettuale)25 ore su 24....ma non credo la capirebbe...io invece sono l'esatto opposto,pigro allo stremo,forse per via di un mio nichilismo di fondo,che mi fa pensare che non sia poi così necessario impegnarsi a fondo nelle cose...
E' chiaro che la frase di Russell è una provocazione, che vuol colpire soprattutto *un certo tipo* di lavoro.
Nel prosieguo del saggio, dice più o meno (cito a memoria) "ci sono due tipi di lavoro: quello di chi sposta un oggetto da un punto all'altro, e quello di chi gli ordina di farlo. Il primo tipo di lavoro è pagato poco e considerato poco; il secondo è ben pagato e prestigioso".
L'idea di fondo è che l'etica capitalista del lavoro sia in realtà una trappola intellettuale, un modo per tenere ingabbiate forze altrimenti rivoluzionarie.
e quel gesto, nel linguaggio degli europei, è il benvenuto a tutte le categorie di lavoratori, vero ?
Beh, in realtà è la celebre scena dei "Vitelloni" di Fellini...
http://www.youtube.com/watch?v=UKQdzDQqJ_U
mio amico sheng conosceva bene quella scenetta, adora Fellini. pensava si scherzasse invece si fa sul serio, su tutti i livelli: sfruttamento, pernacchie e gestacci a chi lavora la terra e a chi, se può, studia e s'impegna. le lauree spesso servono solo per la gloria (degli altri). e la recente crisi non c'entra, vent'anni fa era uguale, democraticamente per tutti, italiani e non. ma lui non lo sapeva, vive tra le nuvole
firmato:trasformista
"forze altrimenti rivoluzionarie" dormono tutte. davanti alla televisione.
Beh, ai tempi di Russell la televisione non c'era ancora.
In compenso c'erano gli operai, specie oggi protetta dal WWF.
...però la rivoluzione c'è stata. ma "homo sapiens", la specie più arrogante ed egoista del pianeta, è anche l'unica che ha inventato il denaro. è il dio di tutti. dio che fa da lasciapassare, apre tutte le stanze (e le apre a tutti), perdona, risolve i problemi . in suo nome la terra si sta trasformando in un cimitero. mi dispiace che l'evoluzione così... non sia toccata a qualche altra specie, magari un ruminante o un pesce.
Orazio mi perdonerà.
Posta un commento