È mio questo tempo intermedio
questa primavera annegata nei rumori.
Vedo segni ovunque: nella vespa
che mi invade il balcone coi suoi nidi –
nella falena grigionera sul muro
tutto rosa – nei polloni lucidi
che spaccano la corteccia morta.
Proprio adesso mi arrivano segni
di te – e io mi dico: no
non è un caso – e se pure
allora è una saggezza più grande
una voce sola in due gole.
venerdì 8 aprile 2016
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