venerdì 22 aprile 2016

il padre (quattro poesie di Franco Buffoni)

E mi chiedevo
Quante volte lo dovrò far salire su
Tirando forte il filo di plastica
Questo elicotterino
Per poi correre a raccoglierlo
Fin quasi nella neve
Perché lui pensi che sono contento
Che me l'ha regalato.

* * *

Nelle vacanze per tenermi occupato
– Non esisteva che leggessi tutto il giorno –
Mio padre mi mandava in magazzino
A aiutare il Giovanni.
Se c'era un lavandino da spostare
Però ci pensava il Giovanni
O le vasche da scaricare,
Io spostavo i rubinetti
E neanche sempre.
C'era dentro l'odore di cartone
E paglia umida,
Carezzavo le gabbie degli scaldabagni
Il legno ruvido.
E il Giovanni che ansimava lo guardavo.

* * *

Ogni volta che fisso negli occhi un albero
Sento che mio padre mi guarda
E non è affatto piacevole

* * *

Di quando entrando senti
Che hanno litigato
Non vogliono si sappia
Ti senti circondato
Di attenzioni, ma la voce ha piccoli
Strappi vuoti
E un tremito il giornale.

(da: Avrei fatto la fine di Turing, Donzelli, 2015)

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