sabato 18 gennaio 2014

l'alveare della poesia: tre poesie di Billy Collins



Un poeta che ho scoperto da poco, grazie a Lucia.
Se vi interessa, gli originali potete leggerli qui. Le traduzioni qui sotto sono mie.


* * *

Un altro motivo per cui non tengo in casa un fucile

Il cane dei vicini non smetterà di abbaiare.
Abbaia con lo stesso abbaiare ritmico e acuto
con cui abbaia ogni volta che vanno via.
Mi sa che lo accendono uscendo.

Il cane dei vicini non smetterà di abbaiare
chiudo tutte le finestre di casa
e metto su una sinfonia di Beethoven a tutto volume
ma riesco ancora a sentirlo attutito sotto la musica,

abbaia, abbaia, abbaia,
e ora lo vedo sedere nell'orchestra
tranquillo a testa alta come se Beethoven
avesse incluso una parte per cane abbaiante.

Quando finalmente il disco termina sta ancora abbaiando,
seduto ad abbaiare nella sezione degli oboi,
gli occhi fissi al direttore che lo sta
implorando con la bacchetta

mentre gli altri musicisti ascoltano in rispettoso
silenzio il famoso assolo di cane abbaiante,
quella coda interminabile che per prima affermò
Beethoven come un genio innovatore.

* * *

Introduzione alla poesia 

Chiedo loro di prendere una poesia
e tenerla controluce
come una diapositiva a colori

o appoggiare un orecchio al suo alveare.

Dico mettete un topo nella poesia
e guardate come trova la via d'uscita,

o camminate nella stanza della poesia
tastando i muri in cerca dell'interruttore.

Voglio che facciano sci d'acqua
sulla superficie di una poesia
salutando il nome dell'autore sulla riva.

Ma loro vogliono soltanto
legare la poesia a una sedia con una corda
ed estorcerle una confessione.

Cominciano a picchiarla con un tubo
per scoprire che cosa davvero significa.

* * *

Lo sviluppo del bambino

Com'è sicuro che ai pesci preistorici spuntarono le gambe
e lasciarono le spiagge per andare a spasso nelle foreste
sviluppando alcuni verbi irregolari per le loro
prime conversazioni, così anche i bambini di tre anni
entrano nella fase dell'insulto.

Ogni giorno ne arriva uno nuovo che si aggiunge
al repertorio. Stupida Testa di Rapa,
Grossa Faccia di Fogna, Cacca-per-Terra
(quest'ultimo mi suona un po' Navajo)
li strillano dal livello-ginocchia, i musetti
rossi per la sfida.
Niente che Samuel Johnson si sarebbe spaventato a profferire
in un pub, ma in fondo i pargoletti non stanno provando
a distruggere qualche fatuo dilettante dell'Illuminismo.

Stanno solo tormentando i loro colleghi mocciosi
o attirando l'attenzione dei giganti
lassù con i loro cocktail e il fiato cattivo
a dire scemenze baritonali ad altri giganti,
aspettando di insultarli dopo averli ringraziati
per la splendida festa e aver sentito chiudersi la porta.

I grandi risparmiano le fantasie rabbiose
per cose come un martello traditore, catene da neve,
treni in partenza mancati per pochi secondi,
però nei loro cuori adulti sanno bene,
anche se minacciano di spedire Timmy a letto
per queste maniere orribili,
che i loro capi sono Stupidi Ciccioni,
le loro mogli Sceme Testevuote
e che loro, loro stessi sono Signori Cretinetti.

1 commento:

amanda ha detto...

semplicemente, "incantevolmente", meravigliose