venerdì 1 gennaio 2010

l'uomo di domani (un augurio per il 2010)



La settima luna era quella del luna-park
lo scimmione si aggirava dalla giostra al bar
mentre l'angelo di Dio bestemmiava
facendo sforzi di petto
grandi muscoli e poca carne povero angelo benedetto

La sesta luna era il cuore di un disgraziato
che maledetto il giorno che era nato
ma rideva sempre
da anni non vedeva le lenzuola
con le mani sporche di carbone
toccava il culo a una signora
e rideva e toccava sembrava lui il padrone

La quinta luna fece paura a tutti
era la testa di un signore
che con la morte vicino giocava a biliardino
era grande ed elegante né giovane né vecchio
forse malato
sicuramente era malato
perché perdeva sangue da un orecchio

La quarta luna era una fila di prigionieri
che camminando seguivano le rotaie del treno
avevano i piedi insanguinati e le mani senza guanti
ma non preoccupatevi il cielo è sereno
oggi non ce ne sono più tanti.

La terza luna uscirono tutti per guardarla
era così grande che più di uno pensò al Padreterno
sospesero i giochi e si spensero le luci
cominciò l'inferno
la gente corse a casa perché per quella notte ritornò l'inverno

La seconda luna
portò la disperazione tra gli zingari
qualcuno addirittura si amputò un dito
andarono in banca a fare qualche operazione
ma che confusione
la maggior parte prese cani e figli e corse alla stazione

L'ultima luna la vide solo un bimbo appena nato
aveva occhi tondi e neri e fondi e non piangeva
con grandi ali prese la luna tra le mani
e volò via e volò via
era l'uomo di domani l'uomo di domani

(Lucio Dalla, "L'ultima luna", 1979)

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