Sanremo di quest’anno è stato un avvenimento di portata quasi metafisica. L’ha vinto un cantante che non esiste, se non in forma catodica. E’ fisicamente insignificante, non ha alcun talento, cantava una delle canzoni più brutte del festival, ma è bastata la sua forza mediatica (anche senza tirare in ballo inciuci e call-center comprati) a farlo vincere.
Se qualcuno aveva ancora dubbi circa il fatto che la TV contemporanea non imita né riproduce la realtà, ma semplicemente la
sostituisce, credo che questa ne sia la prova definitiva, l’
experimentum crucis.
1 commento:
Marco Carta è diventato famoso non tanto per un reale talento quanto per questo tipo di polemiche (che continuano a fargli gioco). ciò detto mi rifiuto di pensare che questo tipo di prodotto è l'unico che il mercato musicale italiano possa offrire: musica di qualità ce n'è tanta in giro e basta fare un giro su myspace per accorgersene (esempio)
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