Mi capita di chiedere: chi sei?
Le risposte in genere sono nette
come possono esserlo a sedici anni
o diciassette. Io sfrutto il vantaggio
della posizione per non rispondere
al contro-interrogatorio: dovrei ammettere
che non ho idea di chi sono – spiegare
che non è un limite ma anzi
un motivo d'orgoglio e che piuttosto
mi interessa la fodera ben liscia
il quadro perpendicolare
la luce allineata e una poesia trasparente
senza spigoli in vista. Troppo difficile
e inutile per di più. Le ragioni
didattiche mi impongono il silenzio.
Capiranno. E altrimenti
non so chi sia il più fortunato.
1 commento:
:)
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