lunedì 4 gennaio 2016

bilanci

Dunque, volendo fare un bilancio di questo 2015 appena trascorso:
  • ho rivisto, dopo vent'anni e rotti, i miei compagni di scuola del liceo: è stata una serata bella e per niente triste, come invece, a volte, possono essere queste rimpatriate;
  • ho parlato di Caproni davanti a una platea di studenti, in un liceo di Bitetto (BA), e ho approfittato dell'occasione per leggermi finalmente tutto Caproni, dal primo all'ultimo verso;
  • ho ascoltato leggere i miei versi con accompagnamento di jazz;
  • ho tagliato tutti i residui ponti che mi legavano al mondo dell'università: e, credetemi, è davvero un sollievo;
  • ho partecipato al mio ultimo convegno universitario (e l'ho fatto più per la persona che lo organizzava, che non per il convegno in sé di cui mi interessava poco);
  • ho partecipato a vari concorsi di poesia, sono arrivato semifinalista a uno, finalista (terzo classificato) a un altro, ho avuto una menzione d'onore e due li ho vinti (cosa che mi fa piacere perché in uno si vinceva la pubblicazione e nell'altro un po' di soldini);
  • ho pubblicato la seconda raccolta di poesie a mio nome;
  • ho pubblicato una piccola plaquette a cui tengo parecchio, perché potrebbe essere l'inizio di qualcosa di nuovo;
  • ho scritto novantotto poesie;
  • ho composto, believe it or not, una canzone in portoghese;
  • ho pubblicato il mio primo libro di critica musicale (un anno e rotti di lavoro, 729.256 battute, 114.789 parole... uff);
  • avrei dovuto cominciare a scrivere il secondo, ma sto nicchiando;
  • sono stato intervistato dal giornale per cui scrivo, esperienza positiva ma che mi ha dato un senso un po' surreale;
  • sono stato recensito su Musica Jazz;
  • ho mandato a quel paese una casa editrice che da troppo tempo mi stava prendendo in giro, promettendo sempre e non mantenendo mai;
  • ho intervistato Roberto Gatto, Giovanni Tommaso ed Enrico Intra;
  • sono tornato, dopo anni di assenza, a un concerto di Umbria Jazz in veste giornalista;
  • sono stato al mare nel solito posticino in Toscana;
  • sono stato a un bel raduno di poesia in Carnia;
  • sono andato parecchie volte a Roma, per un motivo o per un altro;
  • sono stato in Inghilterra, e forse non ci rimetterò più piede per un pezzo;
  • ho curato (spero definitivamente) un problemino di salute non grave, ma parecchio fastidioso, che per troppo tempo avevo trascurato; con l'occasione, ho anche cambiato (in meglio) le mie abitudini alimentari, e non solo alimentari;
  • sono stato membro interno agli esami maturità, con una classe a cui tenevo molto perché era la prima che portavo avanti per cinque interi anni; un'ottima classe, peraltro.
  • ho fatto un bel concerto di Natale con i ragazzi della mia scuola;
  • sono tornato a esibirmi in pubblico come pianista; e sono stato persino pagato, e manco male devo dire;
  • ho visto per due volte una delle persone che ho più care al mondo, e che non riesco mai a vedere perché vive dalla parte opposta dell'Europa;
  • ho ricevuto in regalo quattro libri di poesia, che non solo sono splendidi, ma arrivano da persone che sono molto più preziose dei libri stessi;
  • ah: e ho compiuto quarant'anni, fra una cosa e l'altra.

Diciamo che, tutto sommato, poteva andarmi peggio.

1 commento:

amanda ha detto...

levarsi di torno la melma universitaria mi sembra che già da solo valga dieci punti