lunedì 4 agosto 2014

diario toscano - nono giorno

Domenica 3 agosto – nono giorno

Ieri sera verso le nove e mezza, all'improvviso, è saltata la luce in tutto il campeggio. Il povero Mago Robert, che stava facendo il suo spettacolo, si è trovato sul palco senza luci e musiche e ha dovuto arrangiarsi come poteva. Bravo, comunque, e professionale.
Siamo tornati al bungalow in un buio compatto, tagliato dalle luci delle biciclette e dei cellulari, oltre che di qualche lampione d'emergenza. Giusto in tempo, perché poi è scoppiato un temporale.
Ora, alle sei e mezzo del mattino, il cielo è mezzo grigio e mezzo celeste, la pineta è percorsa da un vento che suscita dai pini milioni di brusii, sopra il basso continuo del mare. Gridi e cinguettii arrivano in stereofonia da tutte le direzioni. Quattro o cinque merli passano dietro il bungalow, in fila, procedendo a saltelli frettolosi.

Ormai lo so: ogni volta, arriva il momento in cui bisogna smettere di prendere appunti e di pensare, e cominciare a scrivere. Now is the time.

Giornata ventosa. Cielo pezzato da nuvoloni grigi che costeggiano il litorale da sud verso nord. Verso mezzogiorno, mentre facciamo il bagno, cade qualche goccia, poi il cielo si riapre.
Nel pomeriggio le nuvole spariscono all'orizzonte, torna il sole, accompagnato da un vento sempre più forte, che solleva cavalloni verdastri. Elena, Sara e Lorenzo sono impegnati in complessi lavori di ingegneria sabbiosa.

La nonna di Sara ha il Parkinson. “Ma fa una vita da leone”, specifica il nonno.
Vabbè.

Ho sempre pensato che i seni al silicone fossero una delle cose più mostruose sulla faccia della terra. Ma vederne un paio dal vivo, una roba globulare, con la pelle tesa, che non cambia forma con i movimenti del corpo, beh, non fa che rafforzarmi nella mia convinzione.
(A me, poi, piacciono i seni piccoli, adolescenziali, figuriamoci.)

Nuova amichetta, Lavinia. Si avvicina chiedendo a Elena di giocare. Lei ci sta, il problema è che Sara è un po' restia (forse gelosa?). Vedremo come evolve nei prossimi giorni.
Lorenzo comincia a giocare a pallone con un bambino simpatico di nome Federico ma, appena Daniela cerca di lasciarli giocare da soli, lui la segue e torna all'ombrellone. Invece gioca senza problemi con le due bimbe.

Alla fine del pomeriggio, le torri di sabbia edificate ammontano a ventuno, in due file regolari, circondate da un enorme fossato.

Ustionato anche quest'anno. Tutto secondo i programmi.

Ieri è arrivata una nuova famiglia nel bungalow di fronte. Lui, nel pomeriggio, asciugava i capelli alla bambina con “Stairway to Heaven” sparato a tutto volume. Oggi, furiosa litigata. Urla, insulti, roba lanciata, mentre le bambine piangevano a squarciagola.


 (qui tutte le puntate)

1 commento:

amanda ha detto...

ma usare una protezione 50+ pare brutto?
l'ansia delle bimbe dei vicini non va mai in vacanza: neanche ad agosto