Il prete-poeta ha un Rolex d'oro al polso sinistro e un massiccio anello d'oro all'anulare destro. Scrive su un'agendina con una penna d'oro. Durante la conferenza, chiacchiera e scarta caramelle. A tavola, si serve per primo dall'insalatiera e con due cucchiaiate la svuota. Poi, comincia a parlare dei suoi libri. Tanti, tanti libri. Provi a parlargli di Raymond Carver: non lo conosce. Quando si arriva a parlare di premi letterari, prende avidamente appunti, segnandosene nomi e scadenze.
sulla Lettura
4 ore fa
7 commenti:
prete molto prete, pre bergoglismo
parrocchia del profondo Polesine, per la cronaca
si è mangiata miseria, tanta miseria in Polesine e a lungo, tanto a lungo, ma tipi così li puoi trovare ovunque, ovunque non si sia capito una beata "mazza" dell'abito che si indossa o almeno di ciò che aveva detto colui nel nome del quale dovresti indossare quell'abito e si continua a fare simonia e a bearsi della materia anche quando si vagheggia l'intenzione di voler nutrire lo spirito, di don Gallo ce n'era uno poi ci sono ben oltre 50 sfumature di grigio
Sergio, l'ho letto a FFCC e chiede cosa c'è di strano....?
una sua parente ha lavorato per anni come insegnante in una scuola gestita dai preti, doveva firmare di aver ricevuto il doppio dell’importo percepito realmente
…400 euro al mese…!
c'è di strano che non dovrebbe essere così.
(e, ad essere onesto, non tutti sono così).
ma la domanda "cosa c'è di strano" era una battuta, naturalmente.
Posta un commento