domenica 23 giugno 2013

lampi - 216


Il prete-poeta ha un Rolex d'oro al polso sinistro e un massiccio anello d'oro all'anulare destro. Scrive su un'agendina con una penna d'oro. Durante la conferenza, chiacchiera e scarta caramelle. A tavola, si serve per primo dall'insalatiera e con due cucchiaiate la svuota. Poi, comincia a parlare dei suoi libri. Tanti, tanti libri. Provi a parlargli di Raymond Carver: non lo conosce. Quando si arriva a parlare di premi letterari, prende avidamente appunti, segnandosene nomi e scadenze.

7 commenti:

amanda ha detto...

prete molto prete, pre bergoglismo

sergio pasquandrea ha detto...

parrocchia del profondo Polesine, per la cronaca

amanda ha detto...

si è mangiata miseria, tanta miseria in Polesine e a lungo, tanto a lungo, ma tipi così li puoi trovare ovunque, ovunque non si sia capito una beata "mazza" dell'abito che si indossa o almeno di ciò che aveva detto colui nel nome del quale dovresti indossare quell'abito e si continua a fare simonia e a bearsi della materia anche quando si vagheggia l'intenzione di voler nutrire lo spirito, di don Gallo ce n'era uno poi ci sono ben oltre 50 sfumature di grigio

hzkk ha detto...

Sergio, l'ho letto a FFCC e chiede cosa c'è di strano....?

hzkk ha detto...

una sua parente ha lavorato per anni come insegnante in una scuola gestita dai preti, doveva firmare di aver ricevuto il doppio dell’importo percepito realmente

…400 euro al mese…!

sergio pasquandrea ha detto...

c'è di strano che non dovrebbe essere così.
(e, ad essere onesto, non tutti sono così).

hzkk ha detto...

ma la domanda "cosa c'è di strano" era una battuta, naturalmente.