venerdì 10 agosto 2012

boppin' Django



Ultimamente sono in andato in loop per Django Reinhardt. Davvero, sto diventando dipendente.
Allora ho approfittato dell'ospitalità dell'amico Marco Bertoli per propagare un po' il virus.
Mi trovate qui.

2 commenti:

Paolo ha detto...

Vedendo la foto mi sono chiesto: che ci fa Humphrey Bogart con una ES-300 in mano? Scherzi a parte, sono i primi pezzi del (trascuratissimo, o sbaglio?) periodo bop-elettrico di Django che ascolto. Nel "best of" che possiedo non ce n'è traccia.

sergio pasquandrea ha detto...

Sì, quel periodo è in genere eclissato dagli anni Trenta, quando produsse i suoi pezzi più noti, con Grappelli e il Quintette du Hot Club de France. Invece sono pezzi profetici, che sono per certi versi addirittura oltre il bebop.
Ti consiglio la bella biografia di Michael Dregni ("Django. Vita e musica di una leggenda zingara"), appena tradotto in italiano per la EDT, che analizza molti brani di quel periodo.