Se (e ripeto: se) i sogni hanno un
senso, quale sarà il senso del sogno di stanotte?
C., a cui avevo inviato le mie poesie,
è morto; vedo il suo nome su un manifesto funebre. Il mio
dolore è estroverso, quasi teatrale, come non sarebbe mai nella
realtà. Piango, dico: è morto un amico (non è vero: lo
conosco solo di vista, anzi nemmeno, l'ho conosciuto solo sul web),
un poeta (e questo è vero).
Poi la scena cambia, sono in una città
sconosciuta, cerco una scuola elementare dove debbo fare una
supplenza. Quando la raggiungo, l'aula ha una strana forma ad elle,
sotto volte bassissime, ad arco, che sfioro con la testa camminando.
4 commenti:
mi devo toccare?
@Lillo semmai ti ha allungato la vita, ringrazia
@Sergio: la prima parte è strana perchè nulla di quello che fai o dici ti rappresenta ( per l'idea che io mi sono potuta fare di te) mentre la seconda sembra un segnale che l'insegnamento ti sta stretto :)
@lillo
non preoccuparti, non sei tu.
@amanda
sulla prima sono d'accordo, sulla seconda non so.
comunque il sogno era molto più lungo, questi sono solo i frammenti che ricordo.
forse non è l'insegnamento ma la scuola per come è ridotta o impostata
Posta un commento