martedì 1 febbraio 2011
elaborazione del lutto
Essere uomini lasciare che il dente separi fibra
da fibra l'attesa del proprio cadavere l'attraversamento
dei pomeriggi l'ostinazione a tracciare ancora
il profilo degli scomparsi. La morte è una per chi muore
per chi vive si moltiplica nel numero
dei gesti mancati. Potremmo adesso riparlarne
adesso nella breve misura che mi imponevi
adesso indietreggiare fino all'ultimo muro
se tu non fossi già oltre.
A tragedia conclusa sono tornato
eri già uno sfarinio tra le cose consuete
mi sono stretto alle cerimonie
ho obbedito all'ora di buio
docile ho consumato il tradimento.
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4 commenti:
La morte è una per chi muore
per chi vive si moltiplica nel numero dei gesti mancati
è così vero e così doloroso
mentre mi hai molto ferita scrivendo
docile ho consumato un tradimento
chi resta vivo tradisce chi è morto
anche chi ha deciso di andarsene tradisce duramente chi resta
come sepre è stupenda sergio :)
scusami l'assenza. bella la nuova impostazione del blog :)
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