martedì 3 marzo 2009

tanti auguri a me


Il mio prof di disegno, al liceo, era un semianalfabeta. Ma sul serio: in cinque anni non credo di averlo mai sentito pronunciare una frase in italiano corretto. Questo, però, gli conferiva doti di inventiva linguistica sconosciute a noi alfabetizzati: da qualche parte dovrei ancora avere la raccolta delle sue perle più splendenti, veri e propri calembour dadaisti, tanto più belli in quanto del tutto inconsapevoli e involontari.
Si va dall'aggiornamento dell'anagrafe edilizia ("c'è una cattedrale in Germania, che adesso non mi ricordo il cognome...") a inedite connessioni ipertestuali fra la realizzazione delle ombre portate e le tecniche di macellazione dei bovidi ("se dobbiamo fare l'ombra, per tagliare la testa al toro usiamo un raggio a quarantacinque gradi"), fino a spericolate nominalizzazioni di entità geometriche ("prendiamo un punto A e chiamiamolo B", che entrò ufficialmente nella storia del liceo) o a surreali ricreazioni di proverbi e modi di dire ("oggi dobbiamo prendere il coraggio a quattro mani").
Una volta che qualcuno di noi aveva fatto non so più che cosa, se ne uscì con un magnifico: "chiunque sia stato, abbia il coraggio barbaro di mostrarsi".
E allora il coraggio barbaro voglio averlo anch'io: oggi sono 34. Anni, intendo. E per fortuna sono ancora nell'età in cui gli anniversari si accolgono volentieri.
Quindi, tanto per mostrarmi in modo ancor più barbaro, mi auto-dedico una delle canzoni che amo di più e che più mi riportano agli anni dolci e amari dell'adolescenza.
Perché, come dice Pino, "è forse bello avere un anno in più".
E po' che fa...



E po' che fa
se resto a dire quel che non vorrei
se presti tutto non respiri più
ma po' faje pace e nun ce puo' passà
pecchè 'int'a vita nun se po' maje sapè.

E po' che fa
a parte tutto ricomincerei
è forse bello avere un anno in più
partire in fretta e non trovarsi mai
le cose che servivano di più.

Ma allora si putesse fa
chello ca me vene je t'appicciasse ccà
ma po' nun vale 'a pena.
Si putesse fa...
'a capa nun m'aiuta je mo nun stevo ccà
mannaggia a me e quando so' asciuto...

E po' che fa
nascondi sempre addosso troppi guai
fra tanta gente non sai mai chi è
che mette gli occhi sopra quel che fai
pienz' 'a salute 'o riesto va pe' sé.

E po' che fa
se resto a dire quel che pagherei
fra tanta gente non sai mai chi è
che grida forte resta come sei
pecchè 'int'a vita nun se po' maje sapè...

PS: anzi, la dedica voglio farmela doppia. Guardate qui: è una vera chicca.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

auguroni ragazzo! ;-) (dico ragazzo perchè se è vero che la vita comincia a 40anni tu sei ancora al conto alla rovescia!)

e spero che tu abbia passato una magnifica giornata con chi ami, che è la cosa più importante di tutte...

un saluto dai miei 32...

Anonimo ha detto...

sergej...

era da troppo che desideravo contattarti e questo mi sembra il momento giusto.

Intanto grazie, di cuore, per le parole che mi hai, più volte, dedicato.
Io invece non te l'ho ancora detto, ma ti leggo spesso con emozione ed ammirazione.

GRAZIE,
RESTA COME SEI!
Non sarà un regalo, ma te lo dono lo stesso.

Auguri 'uagliò

sergio pasquandrea ha detto...

Grazie di cuore a tutti e due

@Antonio
"Ragazzo" me lo dicono sempre, perché a quanto pare dimostro molto meno dei miei 34, specialmente da quando mi sono tagliato la barba. La cosa strana è che fino ai 17-18 anni invece me ne davano sempre di più, probabilmente per via della statura (1.90). Meglio così, comunque...

@Jazzfromitaly
Ammirazione e emozione reciproca.
I complimenti te li ho fatti già più volte, ma in questo caso il troppo non stroppia affatto.

sergio pasquandrea ha detto...

Grazie di cuore a tutti e due

@Antonio
"Ragazzo" me lo dicono sempre, perché a quanto pare dimostro molto meno dei miei 34, specialmente da quando mi sono tagliato la barba. La cosa strana è che fino ai 17-18 anni invece me ne davano sempre di più, probabilmente per via della statura (1.90). Meglio così, comunque...

@Jazzfromitaly
Ammirazione e emozione reciproca.
I complimenti te li ho fatti già più volte, ma in questo caso il troppo non stroppia affatto.

Anonimo ha detto...

Auguri anche da uno che ha il coraggio barbaro di andare per i 52

valter binaghi

sergio pasquandrea ha detto...

Grazie anche a te, Valter.