la mano grassotta con l'anello sul mignolo (ben distinto) è terrificante. c'è ne poi una utile per diffenderci dalle c....di paolo b. &CO e le altre per dimenticarle nel caso non si sfugga. le mani di Arnolfini sono delicate e protettive ma sempre fredde oppure, al contrario, sempre sudate (non ho ben capito)
I dettagli che hai messo sono semplicemente stupendi anche nella sequenza...ho fatto un revival d'arte e di ricordi ed a proposito della Deposizione del Pontormo, quando vado a Firenze mi incammino sempre dopo Ponte Vecchio verso la chiesa di santa Felicita per ritrovare ogni volta il "primo stupore" nell'ammirare questo capolavoro. I colori, quasi surreali accendono lo spazio, annullando ogni confine. Un saluto e a presto, Alice *...per Artemisia poi ho un'ammirazione profonda.
mi sono venute in mente le mani dei mangiatori di patate di van Gogh.. cambiano completamente lo scenario..trasportano della terra direttamante sul tavolo e sulla tela, quasi quasi mi terrorizzano come Mary Poppins..
Nessun preciso criterio di scelta. Sono opere che mi piacciono e ho messo i dettagli che mi hanno colpito, perché ci vedevo una particolare espressività, o una capacità evocativa, o magari un ritmo, come nell'ultima immagine, quella dalla Deposizione del Pontormo. Il gioco è cogliere in opere molto note dettagli che altrimenti sfuggirebbero.
anche questo non criterio è un criterio. è un gioco interessante, radunare le sole mani:quante "informazioni".. a me in effetti questo gioco era servito come un'esercizio sul tema "lettura di persone"..forse perchè da sempre in pittura fisso proprio i dettagli, specialmente quelli meno importanti. che poi comunque sfuggono. aspetterò il prossimo tema, quello precedente non sono riuscita a trovare.
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8 commenti:
quelle di Albrecht Durer, le mani d'artista.
quelle di Albrecht Durer, le mani d'artista.
la mano grassotta con l'anello sul mignolo (ben distinto) è terrificante.
c'è ne poi una utile per diffenderci dalle c....di paolo b. &CO
e le altre per dimenticarle nel caso non si sfugga.
le mani di Arnolfini sono delicate e protettive ma sempre fredde oppure, al contrario, sempre sudate (non ho ben capito)
I dettagli che hai messo sono semplicemente stupendi anche nella sequenza...ho fatto un revival d'arte e di ricordi ed a proposito della Deposizione del Pontormo, quando vado a Firenze mi incammino sempre dopo Ponte Vecchio verso la chiesa di santa Felicita per ritrovare ogni volta il "primo stupore" nell'ammirare questo capolavoro.
I colori, quasi surreali accendono lo spazio, annullando ogni confine. Un saluto e a presto, Alice
*...per Artemisia poi ho un'ammirazione profonda.
se ti va, racconta dei criteri di scelta..
mi sono venute in mente le mani dei mangiatori di patate di van Gogh.. cambiano completamente lo scenario..trasportano della terra direttamante sul tavolo e sulla tela, quasi quasi mi terrorizzano come Mary Poppins..
Nessun preciso criterio di scelta.
Sono opere che mi piacciono e ho messo i dettagli che mi hanno colpito, perché ci vedevo una particolare espressività, o una capacità evocativa, o magari un ritmo, come nell'ultima immagine, quella dalla Deposizione del Pontormo.
Il gioco è cogliere in opere molto note dettagli che altrimenti sfuggirebbero.
anche questo non criterio è un criterio.
è un gioco interessante, radunare le sole mani:quante "informazioni"..
a me in effetti questo gioco era servito come un'esercizio sul tema "lettura di persone"..forse perchè da sempre in pittura fisso proprio i dettagli, specialmente quelli meno importanti. che poi comunque sfuggono.
aspetterò il prossimo tema, quello precedente non sono riuscita a trovare.
Il primo post della serie è qui:
http://ruminazioni.blogspot.com/2008/10/quel-che-succede-dietro.html
grazie, bellissimo ! "quel che succede dietro"
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