Sono il relitto di una bellissima nave
sono sul fondo del mare da più di
duemila anni
e sono affondata durante una tempesta.
Trasportavo statue, bellissime statue
che rappresentavano gli dei e le dee
e ora sono coperte di alghe e
conchiglie
e i pesci intorno ci nuotano.
Un giorno mentre ero nella mia solita e
tetra solitudine
un uomo mi tovò, un sub; io ero lì
immobile
mentre lui mi esplorava, poi se ne
andò,
lasciandomi da sola.
Qui, nelle profondità del mare, è
buio
come una notte in una oscura foresta
infestata da fantasmi.
Rimasi qui, per sempre, con solo la
compagnia
di pesci e qualche animale marino.
La vita è triste in fondo al mare,
nessuno mi considera,
sono come una formica vicino a altre
mille,
come una piccola nota di una grande
canzone.
Anche ora aspetto qui che il mare mi
consumi
e mi riduca in niente.
(Lorenzo,
10 anni)
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