Elisa piange. Le sue lacrime
increspano le strofe del Pastore errante.
Non si ricorda niente (dice) vuole
un'insufficienza
che la restituisca finalmente
al suo banco fuori vista alle parole
che vi ha inciso con fatica di mesi.
(Chi sono io con la mia etica
da quarantenne per negarle
il conforto dell'oblio?)
sabato 21 novembre 2015
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