Sul dolore
Vicino e altrove
sospeso e senza forma
cadi su di me col suono
della neve
dovrò sostare nel tuo vuoto
per sgamarti
poi ti sfebbrerò sulle ginocchia
saremo amici
e ti darò un nome.
* * *
Stupori
Svegliarti
e accorgerti che
i passeri
già prima di te
la aspettavano
spazzati le cispe
della notte
tornano danzanti
i rami
ora quasi beffardi
eppure tremarono le ginestre
e qualcuno lanciò sassi
alle finestre ancora chiuse
dell'alba.
Si addensino pure le nuvole
carri di guerra alle frontiere
striscino dalle tane le bisce
che avvelenarono ieri
il bosco è tornato prato
e non c'è raggio
che non battezzi il giorno.
* * *
Le labbra al bello
Lasciami i tuoi occhi
vedrò il fiore minuto
e bianco tra le agavi
aprirò con le tue
le mie labbra al belo.
Dentro, la tua voce
ha fatto il nido sui rami
fogliosi di un noi
resto nel tuo sguardo
una pianura placida
un sogno senza scadenza
è in questa luce spersa
la tua assenza
l'ombra colma della stanza
sul pavimento cubi
castelli torri merli
e la mia cella.
sorry…
13 ore fa
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