lunedì 3 dicembre 2012

reperti - terza parte



Queste sono datate 1998.
Che all'epoca ascoltassi Suzanne Vega, suona come una sorpresa persino per me.

* * *


È primavera, è tempo che il ricordo
si faccia attesa, la memoria azzurra
e fresca di futuro.

Il vento spiuma il verde nei cortili
e sveglia i desideri come gatti.

A un guizzo di rondini nel traffico
si balza come a un monito.


* * *

È sera. Il cielo è bianco, il vento freddo
e inospitale come un letto vuoto.
Non ho sogni né ferite, sono terso
come l'acqua che ha allagato il davanzale,
immobile nel giorno che si intorbida
come una cosa quieta e minerale.


* * *

With my arms around my knees
I am perfectly round.
(Suzanne Vega, Small Blue Thing)


Il suo corpo è forte e solido: le punte
dei seni fiere e ritte, le mani salde
attorno alle ginocchia; sente il fresco
della terra sotto i piedi nudi
e il calore del grembo. È un cerchio
perfetto, una splendida sfera di carne
e d'anima; il mondo la circonda
come un ciottolo lo scorrere di un fiume.

2 commenti:

Daniele Barbieri ha detto...

Che dire? Da un lato si vede bene che sapevi già scrivere. Dall'altro, crescendo, una bella ripulita da certi eccessi di lirismo mi pare che ti abbia fatto molto bene, no?

sergio pasquandrea ha detto...

è quel che dico anch'io, infatti