Forse fu nel 2003, o nel 2004, insomma giù di lì. Un critichino musicale in erba, vestito con un'improbabile giacca di velluto verde a coste, si presenta in un lussuoso albergo romano per intervistare una leggenda.
Il critichino ero io, la leggenda Dave Brubeck. Io emozionatissimo, lui gentile e disponibile. E anche molto consapevole del proprio valore: si vantò di essere stato uno dei modelli dichiarati di Cecil Taylor (verissimo, fra l'altro).
La moglie Iola, per cinquant'anni suo manager e braccio destro, non lo perse d'occhio un attimo durante tutta l'intervista.
Oggi, 6 dicembre 2012, Dave Brubeck avrebbe compiuto novantadue anni; se n'è andato ieri.
La critica, quella seria, l'ha spesso snobbato, ma i critici spesso non capiscono un cazzo; parola di critico. Molti, di suo, sì e no conoscono "Take Five", che fra l'altro non ha nemmeno scritto lui.
Ascoltate questa meraviglia, e poi mi dite.
4 commenti:
l'hai intervistato!
eh, sì, è uno dei trofei di cui vado più fiero, nella mia carriera di giornalista.
che fico!
(a parte il fatto della giacca di velluto verde a coste dico :P )
bello!
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