mercoledì 21 novembre 2012

under der linden



Sotto quel tiglio
lì nei campi,
là per noi due c'era un letto,
e lì potete
ben vedere
spezzati i fiori e l'erba.
Presso il bosco, in una valle,
trallallallero,
dolce cantava l'usignolo.

Io me ne venni
fino al prato:
lì giunto era il mio amico.
Come fui accolta,
nobile dama,
mi fa felice sempre più.
Se mi baciò? Ma mille volte!
Trallallallero,
guardate se è rossa la mia bocca.

Egli aveva preparato
splendido
di fiori un giaciglio.
Ancora ne riderà
fra sé e sé
se passa qualcuno per quel sentiero.
Tra le rose potrà capire,
trallallallero,
dov'era posata la mia testa.

Che egli giacque insieme a me,
nessuno lo sappia!
Dio non voglia! Vergogna su di me!
E come mi ha amato
mai nessuno
lo scoprirà, tranne lui ed io,
e un piccolo uccellino,
trallallallero,
che certo mi sarà fedele.

Walter von der Vogelweide (1179-1230 circa)


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