http://www.youtube.com/watch?v=0g_be9Lgcno&feature=relmfu
(Andrea Zanzotto, Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921)
"L'attimo fuggente"
"Le front comme un drapeau perdu"
Ancora qui. Lo riconosco. In orbite
di coazione. Gli altri nell'incorposa
increante libertà. Dal monte
che con troppo alte selve m'affronta
tento vedere e vedermi,
mentre allegria irrita di lumi
san Silvestro, sparge laggiù la notte
di ghiotti muschi, di ghiotte correntie.
E. E, puro vento, sola neve, ch'io toccherò tra poco.
Ditemi che ci siete, tendetevi a sorreggermi.
In voi fui, sono, mi avete atteso,
non mai dubbio v'ha offesi.
Sarai, anima e neve,
tu: colei che non sa
oltre l'immacolato tacere.
Ravvia la mia dispersa fronte. Sollevami. E.
E' questo il sospiro che discrimina
che culmina, "l'attimo fuggente".
E' questo il crisma nel cui odore io dico:
sì, mi hai raccolto
su da me stesso e con te entro
nella fonte dell'anno.
(da "IX Egloghe", 1962)
1 commento:
quando ho letto lutto mi ha preso uno smarrimento, invece si festeggia il poeta.
Da quando divido la mia vita con un uomo che mi rende sulla tela paesaggi che ho visto prima insieme a lui, li vedo doppiamente e con diversa consapevolezza
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