Topolino & Atomino, Tesori Disney, n. 11 (contiene: Topolino e la Dimensione Delta, Topolino e Bip Bip alle sorgenti mongole, Topolino e la collana Chirikawa, Topolino e il Bip Bip-15) (Disney, luglio 2011, 273 pp., € 9,90)
Tutte le storie sono di Romano Scarpa, ossia di uno dei geni assoluti del fumetto italiano. E già dovrebbe bastare.
Poi, "Topolino e la Dimensione Delta" è uno dei miti della mia infanzia, "Le sorgenti mongole" è un meraviglioso esempio di fanta-archeologia e "La collana Chirikawa" è un thriller psicologico degno di Hitchcock (e, credetemi, non sto affatto esagerando: forse la più bella storia di Topolino mai prodotta in Italia). Ecco: può bastare?
François Bourgeon, Les compagnons du crépuscule, voll. 1-3 (Le sortilège du Bois des Brumes / Les yeux d'étain de la Ville Glauque / Le dernier chant des Malaterre) (Editions 12bis 2009, pp. 60 + 48 + 142, € 13 + 13 + 21)
Un cavaliere senza volto; una ragazzina in sospetto di stregoneria; uno scudiero pelandrone. Sono i tre protagonisti che, ne "La compagnia del crepuscolo", percorrono una Francia medievale ricostruita con lo scrupolo realistico di un archeologo. Le prime due storie hanno un andamento fantastico, con tanto di folletti e druidi, la terza è un lungo romanzo grafico di amore, morte e violenza.
Testi raffinati, disegni assolutamente spettacolari.
Pratt-Oesterheld, Sgt. Kirk, vol. III: In terra nemica (Rizzoli/Lizard 2011, 175 pp., € 22)
Il western revisionista, vent'anni prima. Un Oesterheld nel pieno della forma tratteggia personaggi indimenticabili, complessi e sfaccettati. Un Pratt alle soglie della maturità disegna un West selvaggio e scabro, con i suoi soliti possenti indiani.
Hugo Pratt, Corto Maltese. Mū (Tascabili Lizard 2000, 176 pp., € 11,80)
Il Pratt più metafisico e scorporato, quello che forse amo di meno; e infatti è, credo, l'unica storia di Corto Maltese che non avevo mai letto per intero.
(Poi, parliamoci chiaro: Hugo è sempre Hugo, eh? Si legge a prescindere).
Barreiro/Zanotto, Barbara. Primo ciclo (001 Edizioni 2011, 176 pp., € 15)
Sì, lo so che un fumetto sudamericano di tema post-apocalittico rischia di suonare già sentito e strasentito, specie per coloro che frequenta(va)no i vari Skorpio, Lanciostory e L'Eternauta (tra i quali non ci sono io). So anche che una terra post-apocalittica in cui tutte le donne sono dei figoni da infarto, beh, non è il massimo della verosimiglianza.
Però all'epoca in cui usciva "Barbara" (nel 1979) il tema non era ancora così usurato. E comunque il fumetto è scritto benissimo, con un sottotesto politico-libertario-antimperialista e persino con qualche risvolto ecologista. E poi Zanotto è il modello, più o meno dichiarato, di decine di disegnatori sudamericani.
Vale la pena.
Baru, L'autoroute du soleil, vol. 1 e 2 (Coconino 2000, pp. 240 + 200, € 16 + 16)
Due amici, in una qualunque periferia francese degli anni Ottanta: Karim è bello e fortunato con le donne, Alexandre è brutto e sfigato. Un giorno Karim va a letto con la donna sbagliata: la moglie del dottor Faurissière, capo di un gruppo di fanatici neonazisti. Per i due, è l'inizio di una scatenata fuga on the road, su e giù per l'Autostrada del Sole (quella francese, ovviamente, quella che va da Parigi a Lione, giù fino a Marsiglia). Ritmo sincopato, disegni che contrappongono il realismo fotografico degli ambienti con la deformazione caricaturale delle anatomie.
Baru è un altro di quelli che mi erano sempre sfuggiti. Faccio ammenda.
Guido Buzzelli, Annalisa il diavolo e le altre (Lizard 2006, 70 pp., € 14,36)
Un puzzolente diavolo travestito da barbone, all'opera su una spiaggia estiva ("Annalisa e il diavolo"). La surreale notte di un disegnatore in crisi e di tre bizzarri intervistatori ("L'intervista"). Una beffarda riflessione sugli automatismi della massa ("Piazza del popolo"). Due demonietti lascivi e pasticcioni alle prese con una prima notte di nozze ("Lo sposalizio"). Un adattamento pirandelliano ("La giara").
Insomma, Buzzelli all'apice della sua vena cinica e grottesca. Che volete di più?
Goscinny/Tabary, Il gran visir Iznogoud (Panini Comics 2011, 144 pp., € 19,90)
A Baghdad, il perfido Iznogoud ha un pensiero fisso: essere "califfo al posto del califfo". Perciò, mette in campo piani diabolici, che regolarmente gli si ritorcono contro. Meccanismo elementare, ma esilarante in mano a uno sceneggiatore come Goscinny (sì, quello di Asterix e Lucky Luke), che lo condisce con infinite gag, tormentoni e calembour.
Comicità pura, senza se e senza ma.
Tuono Pettinato, Garibaldi. Resoconto veritiero delle sue valorose imprese, ad uso delle giovini menti (Rizzoli/Lizard 2010, 119 pp., € 16)
Garibaldi fu ferito, Garibaldi con il poncho e la sciabola, Garibaldi a Caprera, Garibaldi massone, Garibaldi fermato da Cavour sulla via di Roma, "Obbedisco", il Generale, l'Eroe dei due mondi, "O si fa l'Italia o si muore"... Diciamo la verità: 'sto Garibaldi, nella coscienza di un italiano medio, è qualcosa a metà tra l'eroe, il santino e il monumento imbiancato dai piccioni.
Tuono Pettinato (alias Andrea Paggiaro) fa collidere la retorica garibaldina con un approccio ironico e scanzonato: e se Garibaldi fosse, tanto per dire, un idealista un po' tontolone e non sempre adeguato al proprio ruolo?
Libro divertente, con finale a sorpresa (ma neanche tanto: in fondo, diciamocelo, la spedizione dei Mille è un po' la nostra Conquista del West; o no?).
Corinna deve assistere il padre, immobilizzato a letto per un ictus. E fin qui, niente di strano. Senonché, il paparino è un ex-sicario della mafia, e Corinna deve anche difenderlo dai compari che lo vorrebbero morto, e trovare i soldi per rifarsi una vita all'estero. Per farlo, la ragazza svolge un lavoro un po' particolare: ammazza gente a pagamento, ed è la migliore sulla piazza, efficace e spietata. E questo è solo l'inizio di una storia nerissima, violentissima, senza eroi e senza buoni, e senza lieto fine.
Commissionato dalla Bonelli per la serie "Romanzi a fumetti", è stato poi scartato per via dei contenuti eccessivamente crudi ed espliciti (e capisco anche il perché).
In appendice, un raccontino a fumetti di Luca Enoch sul tema "Le pari opportunità". Anche questo commissionato come fumetto "educativo" per le scuole e poi rifiutato. Forse perché sono dieci paginette che grondano cinismo e humour nero. Sapete com'è, non bisogna impressionare troppo i giovani...
sulla Lettura
10 ore fa
2 commenti:
la compagnia del crepuscolo credo di averlo letto, attraverso un amico appassionato di fumetti, proprio su l'eternauta (ma forse mi sbaglio) quando andavo al liceo... ne ho un ricordo vago ma molto positivo... mentre per mu di pratt ho un affetto speciale, non tanto per la qualità della storia, alta ma come dici tu (sono d'accordo) non l'apice di pratt, ma per il semplice fatto che è l'ultima che ho letto di corto maltese... che nostalgia! :)
sì, credo che la compagnia del crepuscolo uscisse su l'eternauta o su comic art, insomma una di quelle riviste.
quanto a corto maltese, a ripensarci bene, credo di non aver mai letto nemmeno "le elvetiche" (insomma, non amo molto l'ultimissimo pratt).
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