domenica 18 luglio 2010

le donne di francesco 8 - mele e fiorellini


Ancora “Rimmel”, doppio De Gregori per oggi.
“Buonanotte fiorellino” è una canzone che non ho mai saputo come interpretare. È davvero così dolce e tenera, quasi smielata? Oppure è una presa in giro, come sembrerebbe suggerire quel ritmo di valzer impettito e saltellante? O è entrambe le cose? Sia come sia, all'epoca si beccò un bel po' di critiche perché non era “abbastanza politica”. Erano gli anni Settanta, e farsi i cazzi propri era un crimine.
Comunque, è dichiaratamente ispirata a “Winterlude” di Bob Dylan (da “New Morning”), con alcuni versi che sono una citazione quasi letterale ("winterlude by the corn tonight", "winterlude my little daisy / winterlude by the telephone wire", "the snow is so cold / but our love can be bold", "the moonlight reflects from the window / where the snowflakes cover the sand").



http://www.youtube.com/watch?v=RjoHxExQzXQ

Buonanotte buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo.
Ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che è vero.
Il granturco nei campi è maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta è gelata e l'estate è finita
buonanotte questa notte è per te.

Buonanotte buonanotte fiorellino
buonanotte fra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non è ancora abbastanza.
Ora un raggio di sole si è fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto.
Tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di tè
buonanotte questa notte è per te.

Buonanotte buonanotte monetina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza passerà domattina
e l'anello resterà sulla spiaggia.
Gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali più grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte questa notte è per te.


* * *

“Piccola mela” è ripresa da un canto popolare sardo e il titolo è un'altra citazione da “Winterlude” (“my little apple”). Un rispetto amoroso cantato a voce spiegata, in bilico tra affetto e ironia ("la figlia del dottore"...).
Contrasto che, poi, è anche il tema della copertina del disco, con quel ritratto di donna, romantico e ottocentesco, che stride con l'orribile carta da parati bianconera.



http://www.youtube.com/watch?v=J_LXNBAdc_8

Mi metto in tasca una piccola mela
ti portassero in piazza con chiodi e catene
se davvero non sei sincera.

La figlia del dottore è una maestrina
e conosce a memoria tutti i libri di Omero
li ripassa tre volte la mattina.

Mi metto in tasca un piccolo fiore
ti legassero stretta alla quercia più vecchia
se davvero non vuoi il mio cuore.

La figlia del dottore sa cantare
e mi piace poi tanto quel suo modo di fare
forse un giorno faremo l'amore.

15 commenti:

ghzk ha detto...

"Buonanotte fiorellino" è dichiaratamente ispirata a “Winterlude” di Bob Dylan ? - che delusione, che tristezza.
me l'hanno cantata per anni quella canzone, l'avevo tanto amata. ora scopro che era una specie di cibo premasticato..
meno male che non lo sapevo..
e nemmeno la persona che me la cantava..

sergio pasquandrea ha detto...

beh, in questo caso dovresti essere delusa del 90% delle canzoni (e dei libri, e delle poesie, e dei quadri, e dei film, ecc. ecc. ecc.).

ghzk ha detto...

infatti, rimango spesso delusa.
Cavazzoni ha appena pubblicato il libro "Scrittori inutili"..

per carità, anche Chopin prendeva spunto dalla musica popolare ma era solo un punto di partenza.

Francesco de Gregori stesso dice "c'è una canzone di Dylan alla quale mi sono ispirato a tavolino per la
musica, si chiama “Winterlude”(...)

"a tavolino", dice..

se poi anche il testo è un pò Dylan..allora forse sarebbe meglio cantare "la canzone di Dylan", semplicemente.

l'autenticità...
è l'autenticità che cerco..
è forse questo il motivo per cui amo le improvvisazioni ..
Thelonious Monk !

sergio pasquandrea ha detto...

devo deluderti ancora una volta: quando un jazzista improvvisa, usa per il 90% materiale già codificato in precedenza, o da lui stesso o da altri musicisti nella tradizione.
del resto, sarebbe impossibile inventare TUTTO, specialmente se, come nel jazz, è questione di frazioni di secondo.
la vera invenzione sta nel modo in cui il materiale è ricombinato sul momento.

e comunque, l'autenticità mi sembra un valore parecchio sopravvalutato in un'opera d'arte.
Tanto per dire, fino a tutto il medioevo nessuno si era mai posto il problema di essere autentico: anzi, l'artista era tanto più bravo quanto più fedelmente aderiva ai modelli tradizionali.

sergio pasquandrea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
amanda ha detto...

da ovunque arrivino il fiorellino e la piccola mela sono parte della mia esistenza e me le tengo care

ghzk ha detto...

o santo cielo, 90 % è una cifra spaventosa..

per quel che riguarda l'arte: l'autenticità, l'autenticità del vissuto, rimane per me il valore primario

sergio pasquandrea ha detto...

solo la vita è "autentica".
quando la trasformi in arte diventa, per l'appunto "arti-ficiale".
ed è proprio questo il bello.

ghzk ha detto...

si ma intendevo dire che qualcuno invece di trasformare la vita in arte trasforma l'arte in arte..
(l'arte altrui)

Marco Bertoli ha detto...

trasformare la vita in arte

Che perdita di tempo, ammesso che fosse possibile.

sergio pasquandrea ha detto...

@essere

continuo a non vedere dove sta il problema: perché un'arte che si ispira alla vita dovrebbe essere di per sé più valida di un'arte che si ispira ad altra arte?
come dice giustamente marco, questo mi sembra un residuo non so se romantico o decadente: la pretesa che l'io dell'artista debba essere sempre al centro della creazione artistica.
mi sembra, senza offesa, un po' una forma di egotismo, di presunzione.
a me interessa il risultato. da dove venga il materiale (dalla "vita" o da altra arte) mi sembra del tutto secondario.

sergio pasquandrea ha detto...

del resto, se de gregori ha deciso di reinterpretare quella canzone di dylan, è perché evidentemente quella canzone lo aveva ispirato, ci aveva trovato quacosa di significativo per lui.
quindi, anche quello fa parte del suo "vissuto".
o no?

amanda ha detto...

ma se scriviamo è anche perchè abbiamo molto letto e ciò che abbiamo letto ci ha formato, e così per la musica, la pittura ecc, alla fine siamo anche la strada che abbiamo fatto per arrivare al momento in cui produciamo la nostra forma di espressione

ghzk ha detto...

si, certo. senza dubbio. ma l'ascoltatore dovrebbe sapere che questa canzone è una reinterpretazione della canzone di Dylan, altrimenti diventa copiatura. l'ascoltatore lo sapeva ?

io all'epoca andavo a scuola e non vivevo nemmeno in Italia..ma il mio ascoltatore non lo sapeva :-)

sergio pasquandrea ha detto...

mah, "buonanotte fiorellino" somiglia molto a "winterlude", ma non (a mio parere) fino al plagio.
del resto, migliaia di brani pop somigliano ad altri, centinaia di brani jazz sono costruiti sugli accordi di altri brani, un infinito numero di blues riusa le stesse melodie e le stesse frasi...
in arte nulla si crea e nulla si distrugge. l'importante, come ho già detto, è il risultato finale.