martedì 30 novembre 2010

vivere, non vivere


"[Vivo da solo] per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più".


"Ho capito il suo gesto [quello del padre Tomaso, morto suicida nel 1946]. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto".

Mario Monicelli, da un 'intervista del 2007





http://www.youtube.com/watch?v=rAMdOlOWdqI

7 commenti:

amanda ha detto...

solo grazie, per quella lunga vita così degna di essere vissuta

hzkk ha detto...

ciao Mario. mi stavi simpatico

sergio pasquandrea ha detto...

mario c'è

amanda ha detto...

sergio: anfatti

sergio pasquandrea ha detto...

"con levità"...
http://www.youtube.com/watch?v=LahpLMGSH8g

sergio pasquandrea ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
sergio pasquandrea ha detto...
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