sabato 12 dicembre 2009

vecchi versi (2)

Questi sono datati 11 maggio 2005.


SOTTO LA FASCIATURA

pelle morta – nera
quella nuova
di un rosa commovente. L'indice
leggermente obliquo, ingrossato alla nocca,
ottuso al sangue.

Eccomi – pensavo – scortecciato.
Guardate
la gemma inturgidire, osservate il tempo
flettersi.
Avrete riconosciuto
la curva cieca, il lavoro demente.

Dovrò riportarlo a casa
con cautela, regolare le lancette,
sintonizzarmi alla primavera,
reimparare il vagito.

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