RUMINAZIONI - poesia, musica e altro. di Sergio Pasquandrea
venerdì 4 dicembre 2009
i quattro ragazzi di...
... sì, certo, di Liverpool. Ma lo sapevate che almeno tre dei Beatles (Lennon, McCartney e Harrison) venivano da famiglie di origine irlandese? Del resto non è sorprendente, dato che Liverpool ospita la più grande popolazione di oriundi irlandesi del Regno Unito (i primi emigrarono lì durante la Grande Carestia, negli anni Quaranta-Cinquanta dell'Ottocento) e la maggior parte di loro vive proprio nel Merseyside, il quartiere dove nacquero i Beatles. Tutti e tre erano di terza generazione, vale a dire nipoti di emigrati irlandesi. Pare che il cognome originale della famiglia Lennon fosse "O'Leannain". Questa sarebbe solo una curiosità biografica, se non fosse che sia Lennon sia McCartney, durante la loro stagione da solisti, scrissero canzoni sulla questione irlandese, entrambe ispirate alla "Bloody Sunday", il massacro di 26 dimostranti irlandesi da parte dell'esercito inglese, avvenuto a Derry il 30 gennaio 1972. Anzi, la canzone di Lennon si chiama addirittura "Sunday Bloody Sunday", proprio come quella ben più famosa degli U2, uscita però più di dieci anni dopo, nel 1983. Si trova sul disco "Some Time in New York City", del 1972, e qui trovate il testo e qualche informazione in più.
Quella di McCartney, invece, si chiama "Give Ireland Back to the Irish" e venne incisa con la sua nuova band, i Wings. All'epoca uscì solo come singolo (fu inclusa, nel 1993, in una versione rimasterizzata del disco "Wild Life"). Ovviamente, fu censurata dalla BBC; inoltre il chitarrista dei Wings, Jimmy McCulloch, era di origini irlandesi, e pare che suo fratello sia stato pestato da dei teppisti proprio a causa di questa canzone.
coro di donne?? quella è yoko ono da sola! ci son certe cose che canta (col marito) nei primi anni 70 che davvero ti fanno accapponare la pelle... invece altre, tipo in double fantasy del 1980, son carine, evidentemente nel frattempo ha preso lezioni di canto. cmq questa non è una delle cose migliori di lennon, lennon è sostanzialmente un autore autoreferenziale, parte da sè per arrivare al mondo, il processo contrario non gli riesce altrettanto bene.
cmq manco quella di mccartney è una canzone fondamentale, vista al di fuori del contesto storico. l'album a essa abbinato invece sì. wild life, che molti ritengono non un granché, secondo me è una delle cose più belle e "cattive" di mccartney, soprattutto dear friend, il penultimo pezzo, dedicato proprio a lennon e uno dei suoi capolavori che, chissà perchè, non finisce mai nelle antologie. troppo dolore forse.
Poetry is just the evidence of life. If your life is burning well, poetry is just the ash. ("La poesia non è altro che il documento del...
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7 commenti:
io non lo sapevo ma non fa testo.
fai bene a parlarne.
quel coro di donne è stonato o cosa ? insopportabile quanto la strage
..ma la voce di Lennon
coro di donne?? quella è yoko ono da sola! ci son certe cose che canta (col marito) nei primi anni 70 che davvero ti fanno accapponare la pelle... invece altre, tipo in double fantasy del 1980, son carine, evidentemente nel frattempo ha preso lezioni di canto. cmq questa non è una delle cose migliori di lennon, lennon è sostanzialmente un autore autoreferenziale, parte da sè per arrivare al mondo, il processo contrario non gli riesce altrettanto bene.
cmq manco quella di mccartney è una canzone fondamentale, vista al di fuori del contesto storico. l'album a essa abbinato invece sì. wild life, che molti ritengono non un granché, secondo me è una delle cose più belle e "cattive" di mccartney, soprattutto dear friend, il penultimo pezzo, dedicato proprio a lennon e uno dei suoi capolavori che, chissà perchè, non finisce mai nelle antologie. troppo dolore forse.
sì, in effetti sono due pezzi minori. mi interessavano soprattutto come curiosità.
Yoko Ono da sola ? rischiava di far schiattare i Beatles già nel ''72 ?!
erano già schiattati nel 72...
ah, certo..lo dicevo che ero un'ignorante
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