venerdì 10 aprile 2009

sognare, forse...


Non ricordo quasi mai quello che ho sognato. E mi dispiace.
I sogni mi affascinano non tanto per la loro (eventuale, incertissima) interpretazione, ma perché sono boli di materia psichica che il cervello produce al di fuori del nostro controllo e della nostra volontà. Sono universi autosufficienti, che esistono da qualche parte, lì dentro la nostra testa.
In questo, trovo che abbiano molto in comune con la creazione artistica, con l'ispirazione, insomma con quel nucleo di immagini o di parole che certe volte arrivano e basta, non si sa da dove.

6 commenti:

Liberty Alex ha detto...

a me invece capita spesso di ricordare i miei sogni....per molto tempo credevo di sognare in bianco e nero,poi una volta mi sono accorto di aver visto dei colori in un mio sogno....spesso mi capita di fare più volte lo stesso sogno,è una cosa stranissima,.sembra un'ossessione mentale,ma c'è una scena che si ripete,sempre uguale,in sogni anche distanti nel tempo....gli esperti dicono che il sogno c'è solo in alcuni frangenti del sonno,momenti(di un certo numero di minuti,non so)in cui la mente si libera...ma,se questo è vero,mi chiedo cosa faccia la mente in tutto il resto del tempo...forse dorme anche lei una sua pace beata,e se lo merita,in fondo....

adam ha detto...

sogni a colori, di tutti colori.
da 98 anni sempre così. quando è particolarmente interessante e suona la sveglia la sposto per vedere il seguito del "film". viaggi nello spazio, progetti, città, cose buffe...ieri ho comprato il colore viola e stanotte ho sognato un metodo per spargerlo sulla tela: con lo scolapasta, non è pratico ? un sorriso che ci voleva in questa giornata questa Italia che trema che piange un regalo dell'inconscio un'autodifesa
forse

adam ha detto...

il sogno ricorrente capita a molte persone, è il nostro inconscio che parla, sono nostre paure o desideri inespressi, o delle ruminazioni notturne.. su qualcosa di più o meno importante (per noi)

sergio pasquandrea ha detto...

Beh, tra i (pochi) sogni che ricordo, ce ne sono un paio ricorrenti, ma sono troppo angosciosi per raccontarli.

Anonimo ha detto...

prova a "smontarli" quei incubi. "riviverli" da sveglio con il distacco quasi scientifico, se possibile .. ripercorrere tutto in ogni dettaglio.. cercando di capire il significato/origine di ogni singola scena, come se stessi da uno pscicanalista.. capirli e smontarli: non torneranno più.

sergio pasquandrea ha detto...

Affiderei la mia mente a uno psicanalista con la stessa fiducia con la quale affiderei il mio portafogli a un borsaiolo.
Scherzi a parte, sono convinto che le angosce stiano bene dove stanno, che facciano parte della nostra mente e, in un certo senso, la bilancino.
I sogni sono una valvola di sfogo. Credo poco nella razionalizzazione.