domenica 12 aprile 2009
amarcord pasquale
La scarcella, dolce secchissimo, duro, quasi immangiabile, che resiste persino all'immersione nel latte caldo.
L'uovo da rompere a pugni, la sorpresa sempre deludente, i frammenti polverizzati di cioccolata. Ma prima la poesia da recitare.
Pasqua, chissà perché, la ricordo sempre col sole, con luce candida, odore di panni stesi e di primavera, campane, le tende gonfie di vento tiepido, la corsa in chiesa con addosso i vestiti nuovi.
La settimana precedente: la processione delle Palme, le chiese a lutto il Venerdì, le processioni con Cristo flagellato, poi morto nella bara di vetro, la Madonna con il manto nero.
La mattina del Venerdì Santo, all'alba, in una piazza di San Severo, si incontravano la statua del Cristo alla colonna e quella della Madonna Addolorata, si correvano incontro, ma all'ultimo momento la croce si levava a dividerle. Le vecchie piangevano di commozione. Un coro di ragazzini intonava (stonava) canti tristissimi (o chiodi crudeli che al mio Redentore / le carni straziate con tanto dolore / non date più pene al caro mio bene / non più tormentate l'amato Gesù). Lo dirigeva un maestro piccolo, pelato, con un vocione bronzeo da basso, che aveva lo stesso cognome di mia madre.
La felicità del rito.
La domenica, lo spezzatino di agnello con i cardi e l'uovo, da mangiare facendo attenzione alle insidiose schegge d'osso che si nascondono nel brodo.
La tavola apparecchiata in soggiorno anziché in cucina, la tovaglia pulita che sapeva di cassetto, il servizio di piatti e bicchieri di vetro bruno che si tirava fuori solo per le feste.
Una tavolata di parenti, quasi tutti morti o lontani, mai più rivisti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
qui a trapani,ogni anno,il venerdì prima di pasqua si tiene una famosa processione chiamata "i misteri"....delle portantine che narrano,cronologicamente,la passione di gesù attraverso le statue vengonbo condotte le vie principali della città a braccia da volontari...e tutti vanno a guardare,chi(la maggioranza)stando in piedi sui marciapiedi,chi guardando dalla propria finestra....e lo spettacolo dura dalle 5-6 del pomeriggio fino all'una di notte...a me lo spettacolo non piace,ma non riesco a trovare di meglio per ricordare la pasqua:forse perchè passa troppo velocemente,e non hai il tempo di focalizzarla davvero,come il natale...
Posta un commento