lunedì 18 dicembre 2023

elegia 2023

 

Corpses are scattered through a paradise.

(Derek Walcott)



1.

Capita all'uscita della scuola

di intercettare corpi giovanissimi

confusi in un abbraccio che (suppongo)

sarà contato ancora – se non primo –

almeno come esemplare quasi unico.

Ricordo bene quella sensazione:

la vita così densa da non lasciare

campo al pensiero – il fiato

che non si spezza – il culmine

della forza raggiunto e superato

contro la lama lucida del mondo.

Carne anche quella: come questa mia

che già si abbandona alla secessione.

E questa mente – quest'ordine tranquillo

che in quasi cinquant'anni ho fabbricato –

questa disperazione che ho sarchiato

e vagliato per farne un carattere:

che cosa mai potrebbe raccontare alle mani

in tempesta al rombo imperioso del sangue?

Quale conforto nell'autocoscienza

quale dolcezza nell'aver compiuto

il destino della specie?


2.

Capita la mattina di trovare

marchiata molto a fondo sulla pelle

una cicatrice frastagliata: lo stigma

del sonno il negativo

del Sé onirico. La saggio fra le dita

con compiacimento

affondo nella depressione risalgo

il sangue trasparso dai versanti

e con i polpastrelli assaporo

quel tatuaggio tridimensionale.

Così cedono i muscoli al tempo

come le palpebre al sonno

come le linee del volto alla gravità.

È sempre più lenta l'emersione

più tenaci le sabbie dell'oblio

e il corpo si riaggiusta

al giorno con un crocchiare

di giunture. La mente

rintocca nel silenzio

apre distanze marine

contro la crosta delle parole.

È l'ultimo orgoglio

l'ultimo turgore dei tendini.

Lo schianto verticale

la schiuma dispersa.


3.

Capita che ti accolga

l'apocalisse in 16:9.

La tua carne intera

misurata sulle macerie.

E il sonno è una messe velenosa

una valle di sterpi:

piuttosto la pupilla adolescente

il suo lago assorto – resecato

dal primo raggio di sole –

ma non questo passo di sonnambuli

docile al ferro e alla mutilazione

non questa morte domestica

questo gelo d'acquario.

Presto le ossa saranno arenaria

le strade fiumare disseccate

strane pupille incroceranno l'aria

l'universo sarà ciò che è stato

un brulicare di mitosi

e il buio della coscienza

calerà sui cadaveri

sotto le stelle morte.

Oltre le mie mani c'è il calore

di un corpo che respira

un ospite mai desiderato

mi rode le meningi.


(Perugia, 14-17 dicembre 2023)