Victor Grauer, Musica dal profondo.
Viaggio all'origine della storia e della cultura, Codice Edizioni,
2015 (265 pp., € 18,90)
Che musica facevano i nostri antenati
quando (fra i 60mila e i 100mila anni fa, secondo i modelli più
recenti) lasciarono l'Africa per colonizzare il pianeta? Nessuno lo
sa, per ovvi motivi.
Però Victor Grauer – compositore ed
etnomusicologo, già collaboratore di Alan Lomax nelle sue storiche
campagna di ricerca sul campo – è convinto che qualche ipotesi si
possa azzardare. L'ha fatto in vari libri, e anche in un blog
(http://soundingthedepths.blogspot.com) che sta alla base di questo testo.
To make a long story short,
Grauer incrocia una vasta mole di dati etnomusicologici,
antropologici e genetici per ricostruire all'indietro la storia della
cultura umana, convinto che così facendo si possa seguire anche la
traccia della musica, fino a un archetipo che possa suonare come
quello originario, quello che decine di migliaia d'anni fa risuonava
nelle savane dell'Africa Orientale. Nel far ciò, formula anche una
serie di ipotesi sulla natura originaria delle società umane, e in
particolare su un tema a dir poco attuale, per quanto secolare: se
esse siano, o no, naturalmente portate alla guerra.
Ora, io non ho assolutamente i mezzi
per accettare o ricusare le ipotesi di Grauer. Posso solo dire due
cose: che il libro è assolutamente affascinante e che è scritto in
uno stile piano e scorrevole, anche quando tratta i temi più
complessi. Non è poco. Aggiungeteci anche che Grauer ha sempre
l'onestà di ammettere che le sue sono ipotesi, ancora in attesa di
vaglio e conferma. Non è poco neanche questo.
Per chi voglia avere un'idea del
materiale su cui l'autore lavora, qui
(http://www.codiceedizioni.it/musica-dal-profondo)
c'è una scelta di clip musicali, commentate nel libro.
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