Hayao Miyazaki, “Nausicaa della Valle
del Vento” (cartone animato, Giappone 1984)
Per quanto mi riguarda, Miyazaki è a
prescindere. È un genio, punto e basta. Lo dico subito, tanto per
chiarire le carte in tavola.
“Nausicaa della Valle del Vento”,
forse la sua opera più nota, perde in questo adattamento
per il grande schermo un buon due terzi della trama: il film equivale più
o meno a due dei sette spessi volumi che costituistono il manga. Del
resto, fu prodotto nel 1984, quando il fumetto era ancora in via di
realizzazione; Miyazaki gli darà un finale soltanto dieci anni dopo.
Così facendo, la vicenda perde anche alcuni dei suoi aspetti più
complessi, persino pessimisti: ma pazienza.
In compenso, “Nausicaa” acquista il
colore (splendido) e mantiene le caratteristiche essenziali
dell'opera originale: una protagonista femminile forte e determinata;
la passione per le scene di volo; l'attenzione all'ecologia; il
pacifismo; la propensione a una fantascienza immaginifica ma seria,
fortemente ancorata a temi di tipo sociale.
La trama è molto nota, ma la riassumo
brevemente. In un lontano futuro la Terra, colpita mille anni prima
da una catastrofica guerra totale, è stata ricoperta quasi
interamente dal Mar Marcio (o Mare della Putrefazione, com'era
tradotto nel manga), un'immensa giungla tossica che emette irrespirabili miasmi, nella quale riescono a vivere solo sciami di giganteschi insetti
mutanti. I più caratteristici sono gli Ohmu, una sorta di titanici
artropodi grandi come palazzi.
Nelle poche zone risparmiate dalla
giungla, gli uomini sopravvivono a uno stadio tecnologico che mescola
elementi medievali con altri di carattere più moderno, come armi da
fuoco e macchine volanti. In una di queste zone, la Valle del Vento,
vive Nausicaa, giovane principessa dotata di straordinari poteri:
oltre ad essere bravissima nel volo planato con il Mowe (una sorta di
aliante), è capace di comunicare telepaticamente con tutti gli esseri
viventi, persino con i terribili e mostruosi Ohmu.
Spetterà proprio a lei il compito di
fare da paciere fra i regni in lotta di Tolmechia e Pejite,
scongiurando così una nuova catastrofe nucleare. Nel corso della vicenda,
si scoprirà che forse non tutto è perduto e che la Madre Terra si
sta riprendendo dalle ferite inflittele dall'uomo.
“Nausicaa della Valle del Vento” è
una bellissima favola, in cui nessuno è interamente cattivo né
interamente buono, nemmeno la stessa Nausicaa (anche se quest'aspetto
è meno sviluppato nel film di quanto lo sia nel manga) e tutti i
personaggi rivelano un'affascinante ricchezza psicologica.
Consigliatissimo a tutti, grandi e
bambini.
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