giovedì 25 settembre 2014

"pulchra enim sunt ubera..."



L'uomo in ombra non ha occhi
se non per la carne bianca
libera finalmente dall'oro
che la opprimeva

lei del resto
non oppone resistenza
distratta com'è dall'oro
e dalle carni bianche

ritratte per l'assalto
del batuffolo bianco e dorato
che ritorce – finalmente
la sinusoide degli sguardi

(rimarrà sospesa – per sempre
la caduta dell'ultimo
lembo di stoffa – quello
che donerebbe i capezzoli alla luce).


nell'immagine: Paolo Veronese, Venere, Marte e Cupido con un cane
(Edinburgo, National gallery of Scotland)

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