I morti a cui ho voltato le spalle
non conoscevano altro cielo
se non quello che li inzuppava
o gli cuoceva le spalle.
Non sono sicuro se pensassero
di abitarlo un giorno – o se
gli bastasse incrociare le braccia
nel silenzio della terra.
Avevano palmi spessi
ossa curvate verso il basso
e i loro occhi decifravano
alfabeti che non ho mai imparato.
venerdì 22 agosto 2014
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