martedì 24 giugno 2014

encuentros, desencuentros

Non so se è un buon segno tornare
sempre al punto di partenza.
Il cerchio dicono sia immagine
di perfezione – la forma
che non fugge da sé stessa.
Sarà per questo che anch'io
ritorno sempre ai tuoi occhi
al momento – posso ricordarlo
con assoluta precisione – in cui
ogni maschera è andata in frantumi
al luglio più freddo che abbia mai
attraversato al cielo bianco
e al primo verso che ti scrissi
quello che – mi pare adesso – contiene
buona parte della verità.
Nessuno – diceva – ci perdonerà
la vita. Nessuno – aggiungo oggi –
potrà mai affondare il colpo
con più precisione di te.
Ciò che ti resta da scegliere
sono il bersaglio e la traiettoria.
Potresti ad esempio
spezzare l'assedio con una sola
parola. Davvero
non lo vedi? Una sola.
Potresti articolarla
come fai con quelle più casuali
potresti persino
appoggiarmela sulla fronte
ancora rovente ne resterebbe
uno stigma di cui andare orgogliosi.
Lo sai le cose sono come sono
questi versi ad esempio hanno spigoli
andranno ricomposti uno ad uno
lentissimamente.

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