Qui – da dove ti scrivo
ho rinunciato a qualunque lusinga.
Ho zittito la luce
ho cancellato il piano
d'appoggio ho laccato il legno di un bianco
quasi repulsivo. E tutto perché
si percepisse meglio
quell'unico dolcissimo sapore
quella scaglia che dura
così poco che ustiona le papille.
Un'ascesi crudele è necessaria
solo così si ottengono
questi occhi levigati dall'attesa.
C'è bisogno di urtare
gli spigoli ispessire
la pelle. Arriverà
il tempo a dissigillare le labbra
ma dovremo trovarci
nel punto giusto della traiettoria
con i muscoli tesi
la mente affilata.
Nessun commento:
Posta un commento