martedì 18 febbraio 2014

rileggendo l'Ortis



Il coraggio non deve dare diritto per opprimere il debole.

Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.

Spesso la Giustizia impassibile è più funesta della arbitraria Equità.

La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte, e l'altro quarto, ai loro delitti.

Noi chiamiamo pomposamente virtù tutte quelle azioni che giovano alla sicurezza di chi comanda e alla paura di chi serve.

Sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione.

Per me, temo che la Natura abbia costituito la nostra specie quasi minimo anello passivo dell'incomprensibile suo sistema, dotandone di cotanto amor proprio, perché il sommo timore e la somma speranza creandoci nella immaginazione una infinita serie di mali e di beni, ci tenessero pur sempre affannati di questa esistenza breve, dubbia, infelice. E mentre noi serviamo ciecamente al suo fine, essa ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l'universo creato solo per noi, e noi soli degni e capaci di dar leggi al creato.

Sente assai poco la propria passione, o lieta o trista che sia, chi sa troppo minutamente descriverla.

2 commenti:

hzkk ha detto...

"Sente assai poco la propria passione, o lieta o trista che sia, chi sa troppo minutamente descriverla" ?.... :D

amanda ha detto...

bisognerebbe rileggere pure Foscolo :)