mercoledì 30 ottobre 2013

la campanella



Arianna presidia l'angolo del piazzale
con il suo metro e ottanta da pallavolista
Michela strappa alla sigaretta l'ultimo tiro
mentre Massimo contende a Giorgia il rovo dei capelli.
Leonardo gorgheggia “Bella prof” e Stella
si accorge ancora una volta che è impossibile
contenere la massa inerziale del seno
e ne ride con Lucia – testa rossa contro testa bionda.
Controluce a malapena distinguo
la sagoma di Martina – troppo scarso l'ostacolo
che frappone al sole – alle sue spalle Alberto
disarticola il gesto del saluto.
È ottobre ma fa già freddo
alle sette e tre quarti. Si prova di tutto
il boccone di pizza il caffè cattivo
della macchinetta il finto cazzotto.
In fondo lo sanno anche loro
è sempre o troppo presto o troppo tardi
c'è sempre un passo in più o in meno
una parola che non si fa in tempo a dire.
Ci vorrebbe troppo per spiegare
e anche così sarebbe tutto sbagliato.


nell'immagine: la mia scuola, brutta com'è nella realtà

3 commenti:

antonio lillo ha detto...

bella e perfetta

sergio pasquandrea ha detto...

grazie, Antonio.
ultimamente sto cercando di tornare "back to the basics". semplificare, eliminare tutti gli orpelli.
vedremo che cosa ne verrà fuori.

amanda ha detto...

la poesia è bella e loro sono belli