martedì 5 marzo 2013

lame



Se ho inciso il legno il motivo è lo stesso
per cui la carne apre alla carne
le mucose salgono alla luce.

(Sei proprio tu quando non ti guardo
sai articolare a malapena il fianco
con la penna avevi rotto tutte le maglie).

Non posso stabilire in anticipo
chi o che cosa resterà congiunto
posso appena governare le sillabe

e anche allora è meglio evitare
certe collisioni. Solo una volta
ho seguito la curva quasi fino in fondo

mi sono fermato poco prima del fuoco
(era quello il mio abbaglio
non distinguere il tuo dall'odore dell'aria)

ma di ogni interruzione deve restare traccia
la fuga è questa l'unica cura per gli occhi
lontano dalla pelle dal graffio

dalla torsione dolcissima.



La fotografia in alto è di Daniele Barbieri - da qui.
Quella qui sotto, ovviamente, è mia.
Se poi avete la pazienza di andare ancora più in basso, c'è anche un piccolo regalo.




1 commento:

amanda ha detto...

una fuga da ciò che brucia ed incide ed ha l'odore dell'aria stessa, una fuga dalle torsioni dolcissime, una fuga con le briciole lasciate come pollicino