domenica 17 febbraio 2013

invitation à la lenteur


2 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Che suono unico si era inventato Gulda per Bach, limpido e duro come pietra.

sergio pasquandrea ha detto...

è una delle interpretazioni bachiane più belle che io abbia mai sentito.
ogni dettaglio è chiaro, cesellato, e insieme incredibilmente pieno ed espressivo.